ll 2 giugno è la Festa della Repubblica, nata dal sacrificio dei partigiani che hanno combattuto contro il nazifascismo ma anche per la costruzione di una società nuova e giusta, che purtroppo non è mai stata realizzata. La recente crisi sanitaria ha messo a nudo l’inefficienza e la brutalità del sistema capitalista, che prima ha distrutto la sanità pubblica e poi ha dimostrato che il profitto e gli interessi delle classi dominanti sono sempre più importanti della sicurezza delle masse popolari, che sono state abbandonate a loro stesse.
Operai e lavoratori costretti a rischiare la salute per non fermare la produzione, licenziamenti, cassa integrazione non pagata, chiusure di decine di migliaia di piccoli esercizi commerciali e artigianali: una massa enorme di situazioni di povertà assoluta o comunque di grande difficoltà. E la politica del Governo, supino ai monopoli capitalistici italiani e stranieri, è quella di far pagare i costi della crisi del sistema capitalistico globalizzato ai lavoratori e ai ceti popolari.
«La Repubblica italiana è fondata sul lavoro, vogliamo combattere questa ulteriore aggressione contro i diritti dei lavoratori, salariati o autonomi, che vogliamo rendere protagonisti – spiega il segretario generale del Partito Comunista Marco Rizzo – Chi produce la ricchezza del Paese deve essere al centro delle decisioni. Serve il cambio del modello di società e occorre rompere al più presto la gabbia europea. Il Partito Comunista rilancia l’unità di tutti i lavoratori e ribadisce l’alleanza strategica sociale, l’unica necessaria, chiamando nelle piazze di ogni regione i militanti, i simpatizzanti e tutti coloro che, nel giorno della nascita della Repubblica, hanno bisogno di gridare che questo modello di società ha fallito».
La Sezione “Mariano Mandolesi” del Partito Comunista invita tutti i lavoratori che sono stati colpiti dalla crisi sanitaria ed economica a partecipare, siano essi dipendenti, come i molti lavoratori del turismo che si sono visti rifiutare dall’INPS la domanda di accesso agli aiuti statali, autonomi con Partita IVA, o i proprietari delle piccole attività sommersi da tasse che difficilmente riusciranno a sopravvivere. L’appuntamento per dirigerci tutti insieme a Roma è alle 7:30 alla stazione di Formia-Gaeta.
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