Come Commissione Diocesana per l’Ecumenismo, il Dialogo Interreligioso e i Nuovi Culti dell’Arcidiocesi di Gaeta ci uniamo all’accorato appello del Santo Padre Francesco per le tensioni drammaticamente in corso tra Russia e Ucraina.
E desideriamo sostenere sommessamente la Sua proposta di una giornata di preghiera per mercoledì 26 gennaio.
Il Papa ha affermato: «Ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte»
L’escalation è costante da settimane, con la Russia che ammassa truppe ai confini con l’Ucraina e l’ex repubblica sovietica che si attrezza per il peggio. Un braccio di ferro pericolosissimo alle porte dell’Europa, che coinvolge in prima linea i Paesi Nato nel tentativo di scongiurare un’invasione russa. Ma, nel contempo, non vanno ignorate le preoccupazioni e le istanze dell’interlocutore.
Al termine dell’Angelus di domenica scorsa, Papa Francesco ha manifestato grande preoccupazione per «una pace a rischio» che potrebbe avere conseguenze gravi dentro e oltre i confini europei:
«Seguo con preoccupazione l’aumento delle tensioni che minacciano di infliggere un nuovo colpo alla pace in Ucraina e mettono in discussione la sicurezza nel Continente europeo, con ripercussioni ancora più vaste.
Faccio un accorato appello a tutte le persone di buona volontà, perché elevino preghiere a Dio onnipotente, affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte.
Chi persegue i propri scopi a danno degli altri, disprezza la propria vocazione di uomo, perché tutti siamo stati creati fratelli.
Per questo e con preoccupazione, viste le tensioni attuali, propongo che mercoledì prossimo 26 gennaio sia una giornata di preghiera per la pace».
Come non ricordare la crisi dei missili di Cuba in piena guerra fredda 16 – 28 ottobre 1962 tra Stati Uniti d’America e URSS che vide l’intervento risolutivo di Papa Giovanni XXIII, che successivamente pubblicherà l’11 aprile 1963 l’enciclica Pacem in Terris.
La forza della preghiera, i protagonisti sono entrambi popoli cristiani che debbono ricordare costantemente i comandamenti “non uccidere” e “non rubare”.
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
Scopri di più da "Il Golfo a portata di click - Telegolfo RTG Notizie Online"
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.