Il problema della già storica carenza di posti auto nella città di Gaeta si è andato acuendo nel corso di queste due ultime amministrazioni a guida PD-Forza Italia: le rivoluzioni urbanistiche e i cosiddetti restyling portati avanti hanno tolto centinaia di posti auto in aree strategiche della città, ma mai come in quest’ultimo periodo in cui abbiamo assistito all’apertura di numerosi cantieri pubblici, nonché alla svendita a privati di un’enorme area centrale che va dal piazzale della ex Stazione fino alla ex vetreria (ritornata dopo decenni di abbandono e tentativi di speculazioni private, alla gestione pubblica, ma subito rigirata a privati grazie ad un project financing di decine di milioni di euro), si sono avvertiti, soprattutto nei primi fine settimana di riapertura delle regioni, enormi disagi da parte dei residenti sia per quanto riguarda la carenza di parcheggi, che la congestione del traffico su tutto il lungomare Caboto. A nulla è servita la cancellazione del verde pubblico in una frettolosamente ribattezzata piazza Risorgimento (in memoria della devastazione al tempo subita da Gaeta e ora di nuovo perpetuata?) e il recupero di un centinaio di posti alle porte del centro storico.
A poco a poco si sta compiendo ciò che noi Comunisti già 6 anni fa denunciavamo, ovvero l’ulteriore privatizzazione di aree sensibili della città, con la scusa della carenza di posti auto, problema creato appositamente per poter così giustificare la costruzione di megaparcheggi multipiano impattanti per l’ambiente, costosissimi e a gestione privata, e nascondere ai meno attenti la logica affaristica e speculativa che muove ormai ogni atto amministrativo di questa Amministrazione.
Riproponiamo quindi come sezione “Mariano Mandolesi” del Partito Comunista il piano parcheggi elaborato anni fa dal comitato cittadino “No Parcheggio Villa delle Sirene” a partire da partecipate assemblee pubbliche, presentato poi da noi anche nel programma elettorale e rimasto inascoltato sia dalla maggioranza che dalla minoranza consiliare. Un piano che era razionale, sicuro, rispettoso del nostro patrimonio storico ed ambientale, realizzabile rapidamente a costi ridotti e quasi nulli per il Comune e soprattutto a gestione pubblica e non privata. Un piano che tuttora rappresenta un ottimo riferimento che può essere eventualmente aggiornato e ancora ridiscusso con la cittadinanza.
La proposta prevede interventi:
– nella zona strategica del porto commerciale, parcheggi con doppia funzionalità portuale e di ingresso alla città. Questa area attualmente sottoutilizzata potrebbe rappresentare un punto di svincolo per servizi di bus navetta elettrici, bike sharing e metrò del mare del Golfo nei periodi di massima affluenza turistica. Vi sarebbe poi possibilità futura di imbonimento a mare nella zona antistante la Raffineria ENI per aumentare il numero dei parcheggi;
– a Calegna nell’area dell’ex Casa Cantoniera o in alternativa nella vicina zona antistante l’ex Pretura, Il parcheggio potrebbe andare ad ampliare l’attuale progetto comunale di strada in direzione di Monte Tortona anche in visione di un possibile futuro punto scalo della linea ferroviaria Formia-Gaeta in questa località periferica ad alta densità abitativa.
– su tutto Lungomare Caboto con la semplice introduzione di parcheggi a spina di pesce.
– in via Eucalipti nella parte antistante le mura militari vicino la cooperativa “Norcia”, già espropriata dal Comune e proposta per destinazione parcheggio autovetture.
Ovviamente, come è ragionevole, ora si propone di decongestionare sia il lungomare Caboto in vista della nuova apertura del Centro Commerciale in zona Piaja, che oltre al danno economico per il piccolo commercio, accentuerà il già congestionato traffico automobilistico, e sia il centro storico cittadino utilizzando aree parcheggio più periferiche che andrebbero collegate anche attraverso un efficace e sostenibile servizio pubblico di collegamento con il resto del paese.
Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative del prossimo anno, invitiamo inoltre tutti i cittadini interessati anche per questo a collaborare per la presentazione di una lista che si opponga a queste logiche basate sul profitto di pochi a discapito dell’intera cittadinanza, per ribaltare questo sistema privatistico della gestione cittadina che ha contribuito ulteriormente allo spopolamento di Gaeta, per una città più equa sia dal punto di vista della distribuzione della ricchezza, che dal punto di vista della vivibilità per tutti suoi residenti.
Partito Comunista – Gaeta – Sezione “Mariano Mandolesi”
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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