Martedì 12 dicembre la chiesa di Gaeta si riunisce intorno all’arcivescovo Luigi Vari per la cerimonia di riconsegna di una serie di beni culturali ecclesiastici trafugati da alcune chiese della diocesi. Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, attraverso i nuclei di Napoli, Firenze e Roma, a seguito di specifiche indagini, ha rintracciato diversi oggetti provenienti dalle chiese di San Giacomo Apostolo in Gaeta (furto dell’anno 2002), Santa Maria Maggiore in Itri (2016) e San Nicandro Martire in Tremensuoli di Minturno (1989).
L’operazione è un concreto esempio di collaborazione fra più enti, a servizio dei cittadini del nostro Paese, in quanto per la fase di riconoscimento delle opere, i Carabinieri si sono avvalsi del contributo del MIBACT e degli strumenti di inventario elettronico della CEI.
Martedì 12 dicembre alle ore 16.00 nella Basilica Cattedrale di Gaeta (Via Duomo 24) l’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari presiederà la Messa con benedizione riparatrice dei reliquiari di Gaeta e Itri, degli abiti di San Costanzo di Itri e dell’acquasantiera di Tremensuoli. Al termine della celebrazione, il Comando dei Carabinieri che a livello nazionale si occupa di tutela dei beni culturali consegnerà ufficialmente all’arcivescovo e ai parroci gli oggetti sacri recuperati.
Sarà presente la dottoressa Tiziana Coccoluto, Capo di Gabinetto Vicario del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo. Saranno presenti anche i sindaci dei comuni coinvolti, i parroci e le comunità parrocchiali.
Dopo la cerimonia di riconsegna, si terrà presso il Museo diocesano di Gaeta, in Piazza De Vio 7, l’inaugurazione della mostra archivistica “Rex Pacificus, liturgie corali natalizie”, patrocinata dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio: un’esposizione sul tema del Natale e delle liturgie ad esso connesse con un viaggio artistico tra i corali miniati dell’Archivio capitolare dell’arcidiocesi di Gaeta.
I codici miniati, risalenti al 1570 circa per mano del domenicano Vincenzo Pontano, sono un tesoro di arte e cultura che è stato studiato sotto molti punti di vista: storico, musicologico, codicologico, liturgico, paleografico ed artistico in genere.
Il percorso della mostra si snoda grazie a sei libri corali, aperti su fogli dove è possibile ammirare passaggi di liturgie legate al tema dell’incarnazione del Signore Gesù. L’esposizione accompagnerà il visitatore dalla figura di Giovanni Battista, chiamato ad annunciare la venuta di Cristo, alla Vergine Maria che lo accoglie nel grembo, fino alla celebrazione della nascita del Salvatore con alcuni tra i più celebri e antichi inni liturgici dedicati al Natale, appunto “Rex pacificus”, per concludersi con parte del Credo, che significa l’oggi della Chiesa che continua a professare la propria fede in uno dei più grandi misteri cristiani.
Un piccolo viaggio liturgico che si conclude con una sezione didattica, dove sono esposte parti di corali per apprezzarne le operazioni di creazione: l’interno di un’antica coperta, diverse borchie, rilegature, fogli sciolti e operazioni di restauro. Un corale sarà fruibile ai visitatori nella sua completezza, illustrato dai responsabili del Museo. Il Museo Diocesano intende, con la proposta di questa mostra, arricchire il Natale di ogni visitatore, di un respiro antico e sempre nuovo, il respiro della Chiesa, che vive dell’incessante lode che sale a Dio per magnificare le sue opere e domandare misericordia.
Don Gennaro Petruccelli, direttore del Museo diocesano e dell’ufficio per i beni culturali ecclesiastici, afferma: “È bene che i fedeli possano percepire il lavoro in rete che svolgono le istituzioni, in stretta intesa con l’ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici, perché ci si senta non solo ben tutelati, ma allo stesso tempo responsabili di quanto il passato ci ha consegnato in termini di arte e cultura. Dopo la partecipata mostra “Tessere la Speranza”, continuiamo con “Rex Pacificus” il lavoro di valorizzazione culturale e dialogo con il nostro territorio, che è dialogo con gli uomini e le donne che passano il tempo natalizio nella ricerca della più pura verità della nascita di Cristo. Il patrimonio archivistico e liturgico esposto si pone in continuità con l’apertura e la fruizione dell’Archivio storico diocesano che si sta realizzando con i progetti di alternanza scuola-lavoro”.
Il Museo diocesano di Gaeta è aperto il venerdì, sabato e domenica dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 (chiusura della biglietteria alle 18.00). Per informazioni, aperture personalizzate per gruppi e prenotazioni 0771.740300, 389.6328282, beniculturali@arcidiocesigaeta.it.
Comunicato Stampa
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