Un riconoscimento onorifico per il suo profondo e affettuoso interesse a contribuire alla crescita della Città, sotto l’aspetto sociale e culturale. Il Consiglio comunale, nel corso dell’ultima seduta, ha conferito la cittadinanza onoraria a S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, Capo della Real Casa e attuale Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. A legarlo a Gaeta è, sulla scia dei suoi predecessori, un vincolo forte e indissolubile, che l’ha condotto a instaurare con la nostra popolazione un rapporto caratterizzato da un profondo e raro sentimento di rispetto, affetto, gratitudine e umanità. Il Principe Carlo, infatti, conserva gelosamente e viva nel suo cuore la riconoscenza per un periodo felice e fecondo, che vide Gaeta primeggiare come seconda città capitale del Regno delle Due Sicilie e come “Fedelissima” – titolo concesso dal suo antenato Re Carlo di Borbone, fondatore della dinastia napoletana, nel 1738 – non solo fino al 13 febbraio 1861: una città-fortezza che ancora oggi custodisce nella sua storia, nella sua arte e nella sua memoria, l’identità del glorioso popolo a cui appartiene di diritto.
La notizia del conferimento della cittadinanza onoraria è stata appresa con vivo piacere dal Principe Carlo di Borbone: «È con immensa gioia – si legge in una lettera di ringraziamento inviata al Primo Cittadino e all’ex Sindaco e attuale Consigliere della Regione Lazio, Cosmo Mitrano – che apprendo della delibera del Consiglio Comunale di Gaeta che mi conferisce la cittadinanza onoraria nella Vostra splendida città. Si tratta di un riconoscimento che mi riempie di orgoglio e rafforza ulteriormente il mio affetto per questa “Fedelissima” città e tutti i suoi abitanti. Ci tengo quindi ad esprimere la mia sincera gratitudine, al Sindaco Leccese e a tutti i componenti del Consiglio Comunale, e al Consigliere Regionale Mitrano».
«Carlo di Borbone – ha dichiarato il Sindaco Cristian Leccese – rappresenta l’ultimo erede di Casa Borbone, ed è per noi motivo di vanto riconoscergli il titolo di Cittadino onorario. I Re Borbone, non solo per la nostra Città ma per l’intero territorio, hanno rivestito un’importanza fondamentale: insignendo Gaeta del titolo di Fedelissima e di vice capitale del Regno delle Due Sicilie, caratterizzando la nostra Città, ad esempio, con l’impianto della città-fortezza, e apportando un’innovazione urbanistica e militare che oggi rappresenta un unicum nel Mediterraneo. Per non parlare degli importanti investimenti fatti dai Borbone a Gaeta nella realizzazione di edifici monumentali e nel restauro del ricco patrimonio architettonico e religioso esistente. A Gaeta la Famiglia Reale ha vissuto per lunghi periodi a diretto contatto con la nostra gente, lasciando ricordi indelebili, anche permettendoci di diventare sede della Chiesa universale quando nel 1848 accolse e ospitò per nove mesi il Papa Pio IX e il Collegio Cardinalizio qui trasferitosi da Roma. Un legame indissolubile con la storia, le tradizioni e la cultura della nostra meravigliosa Gaeta, che è rimasto tale anche dopo l’Unità d’Italia. Ogni anno, infatti, vengono rievocati e riportati alla memoria momenti salienti della storia borbonica, di rilevanza nazionale, che qui si sono compiuti. È, pertanto, nostra intenzione organizzare, in una data che concorderemo nelle prossime settimane, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria, alla quale saremo lieti di accogliere nella nostra Gaeta il Principe Carlo di Borbone, insieme alla consorte Principessa Camilla e alle figlie Principesse Maria Carolina e Maria Chiara».
«Che Carlo di Borbone – aggiunge l’ex Sindaco e attuale Consigliere della Regione Lazio, Cosmo Mitrano – abbia avuto con la nostra popolazione un rapporto caratterizzato da un profondo e raro sentimento di rispetto, affetto, gratitudine e umanità, è dimostrato anche dall’aver prontamente risposto al mio appello da sindaco allorquando nel mese di maggio del 2020 ha voluto contribuire, con una donazione, all’acquisto di macchinari e attrezzature per la realizzazione del Centro Diagnostico voluto dalla mia Amministrazione con la finalità di tutelare la salute della collettività colpita dalla pandemia da Covid-19».
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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