Gaeta: I Consiglieri Comunali Emiliano Scinicariello (PD), Sabina Mitrano (Gaeta Comunità di Valore) e Silvio D’Amante (Insieme con Silvio D’Amante) diffidano il Comune perché venga rispettata la delibera per la mozione ex stazione

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“Nella giornata di ieri abbiamo protocollato una nota con la quale diffidiamo il Presidente del Consiglio Comunale ed il Segretario Generale, ciascuno per le competenze che gli sono attribuite dalla normativa vigente, ad assumere – entro 7 giorni – ogni iniziativa utile affinché venga rispettato il deliberato dell’intero Consiglio Comunale in relazione alla Mozione Ex-Stazione. Vale la pena ricordare, infatti, che lo scorso 4 maggio il Consiglio Comunale – all’unanimità – ha votato a favore della mozione da noi presentata, e poi emendata da tutti i consiglieri comunali, per dare incarico al dirigente competente di verificare i presupposti al fine di avviare l’iter di acquisizione dell’area a patrimonio comunale. Da allora il Sindaco e la Giunta, impegnati dalla massima assise comunale a dar seguito a quanto deliberato, non hanno mosso un dito. Anzi, al nostro sollecito di qualche settimana fa il Sindaco ha risposto in Consiglio Comunale con una chiara quanto pretestuosa volontà di disimpegnarsi. La frase “non so cosa vi aspettiate che faccia” non lascia spazio ad interpretazioni possibiliste. Peraltro, la conferma si è avuta qualche giorno dopo, con ulteriori ed inequivocabili dichiarazioni rese alla stampa, con le quali il Sindaco Leccese affermava testualmente quanto segue: «Noi abbiamo modificato ed emendato insieme la mozione durante lo scorso consiglio comunalespiega il sindaco Cristian Leccese – sul presupposto che qualsiasi tipo di iniziativa non può che essere presa a valle di un procedimento di natura giudiziaria, ovvero una sentenza di natura penale, o in sede di accertamento di natura amministrativa. Non ci troviamo in nessuno dei due casi». Semmai non fosse sufficientemente chiaro, il Sindaco ha continuato affermando: «Non si può chiedere a me – continua – sul fatto che il dirigente debba verificare. Che dovrebbe verificare quando noi abbiamo già relazionato e siamo stati noi ad attuare il procedimento amministrativo? Il nostro dirigente dovrebbe andare a dire che noi abbiamo sbagliato la procedura quando noi abbiamo sostenuto che è corretta e l’abbiamo relazionata alla Regione? Sarebbe una follia». Il nodo è dunque giunto al pettine. La volontà politica espressa con il voto unanime, per il sindaco altro non è stata che “fuffa” per prendere tempo e “portare a scordare”, e Leccese chiaramente non ha alcuna intenzione di adempiere al deliberato consiliare, adducendo motivazioni inconferenti, infondate e pretestuose. Se questo è il rispetto che lui stesso, capo dell’amministrazione comunale, ha dei Consiglieri Comunali tutti, anche di quelli della sua maggioranza, non possiamo che appellarci a chi ha l’obbligo di far rispettare il deliberato del Consiglio e di essere garante dell’intera assise consiliare, vale a dire il Presidente Speringo, e a chi è garante della legittimità degli atti amministrativi, della trasparenza e dell’anticorruzione, cioè il Segretario Comunale Patrizia Cinquanta. La diffida a queste due figure istituzionali altro non è che il primo passo obbligato affinché si possa dar seguito al dispositivo della mozione, così come votato da tutti. Il mancato rispetto della volontà del Consiglio Comunale è suscettibile di essere valutato anche in altre sedi, e in assenza di risposte non esiteremo un istante di più ad adire vie alternative a quella politica. Benché la nostra volontà politica sulla vicenda “ex stazione” sia stata chiara fin dall’inizio, oggi proviamo vergogna per l’affronto che questa amministrazione sta arrecando a Gaeta e ai suoi cittadini”.

Così, in una nota, i Consiglieri Comunali Silvio D’AmanteSabina Mitrano e Emiliano Scinicariello.

Comunicato Stampa

 


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