Il candidato sindaco per le elezioni amministrative del prossimo anno a Gaeta Antonio Salone e l’ideatore del suo progetto politico Luigi Zazzaro, ex assessore all’urbanistica durante l’amministrazione Magliozzi, indignati per l’insistenza del sindaco Mitrano su un’opera che nessuno vuole.
“Non era bastata la costituzione di un comitato di cittadini, la sottoscrizione di una petizione pubblica, l’interessamento del deputato Raffaele Trano, il parere contrario della Provincia sulle ripercussioni ambientali e il mancato rilascio della Regione al Nulla Osta paesistico contro la realizzazione dell’impianto di cremazione a Gaeta. A margine della commissione Trasparenza del 5 marzo scorso sono arrivate in rapida successione anche la raccolta firme per la presentazione di una mozione contro la realizzazione dell’impianto da parte del Consiglio comunale di Itri e pure un’interrogazione regionale presentata dal consigliere ex 5 Stelle oggi al Misto Marco Cacciatore. Insomma un’opera che non vuole nessuno se non Mitrano e la sua cerchia di menti allucinate”. Così Salone e Zazzaro in una nota
“Nonostante il tentativo di rassicurare da parte del presidente della Commissione Trasparenza – proseguono i due ex assessori -, il quale afferma come non ci sia bisogno di pareri nella fase progettuale, gioverebbe fargli una ripassatina. Infatti, come ricorda anche il presidente della commissione regionale Urbanistica, politiche abitative e rifiuti, ancora non sappiamo il reale fabbisogno che dovrebbe soddisfare questo impianto e inoltre ancora non è nemmeno approvato il Piano territoriale paesistico regionale (PTPR). Oltre che la stessa conferenza dei servizi, seppur incomprensibilmente dichiarata positivamente conclusa dalla dirigente, manca ancora di numerosi pareri e prescrizioni.
Infine, invito il presidente della Commissione Trasparenza Luigi Gaetani, alla faccia della trasparenza, a rileggere il regolamento di polizia mortuaria (Circolare del Ministero della Salute 24 aprile 1993 n°24 – Legge del 30 marzo 2001 numero 130) dove al Capo XVI, articolo 78, comma 1 – se non lo ha mai letto allora glielo diciamo noi, si legge: “I crematori devono essere costruiti entro i recinti dei cimiteri e sono soggetti alla vigilanza del sindaco”. A meno che nella notte – concludono – non sia sorto un cimitero in località Sant’Angelo, ma se c’è Mitrano di mezzo non mi sorprenderebbe, ma a me risulta che in località Sant’Angelo non esista alcun cimitero, a meno che non si voglia realizzare anche quello”.
Comunicato Stampa
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