Gaeta, 3 settembre 2013. Al “tempo delle donne”, inteso come scansione dell’esistenza femminile ma anche come promessa negata, è dedicata la serata in programma a Gaetasabato 7 settembre alle ore 21 nella splendida cornice del Borgo Medievale (Largo Vincenzo Caserta), promossa dal Comune in collaborazione con l’Associazione Culturale “Tutto un altro genere” e con il sito neoletterario Aphorism.it
La scrittrice romana Loredana Lipperini e la studiosa di origini gaetane Federica Di Sarcina presenteranno i loro saggi, rispettivamente “Di mamma ce n’è più d’una” (Feltrinelli) e “L’Europa delle donne” (Il Mulino). Letture di Simona Augelli e Vincenzo Schirru, musiche di Dario Calderone e Guido Terracciano, accompagneranno le parole delle ospiti, mentre su uno sfondo scorreranno coinvolgenti proiezioni.
Si comincia dalle bambine, bombardate da messaggi e modelli sempre uguali che le invitano a essere belle, compiacenti e accudenti. Si arriva alle donne adulte, la cui rappresentazione è binaria: o icone seducenti e sottomesse o madri santificate, devote alla cucina e alla casa. Si finisce con le anziane, bandite in modo inquietante da spot e trasmissioni televisive, cancellate dalla scena pubblica. In barba a decenni di politiche europee che predicano la parità tra i generi. Questo è “il tempo delle donne: un altro genere di storie” sul quale Gaeta Racconta propone un momento di approfondimento “per provare tutti insieme – sostiene l’Assessore alla Cultura Sabina Mitrano – a lanciare da Gaeta( perché no?) piccoli ma importanti segnali di cambiamento culturale, volti a rendere più breve il tragitto che separa la società moderna dal traguardo, ambito e agognato ma in realtà ancora non realizzato, della parità tra uomini e donne. Con questo spirito invito tutti a partecipare, nel corso della Notte Bianca che si svolgerà in contemporanea, a questo spazio dedicato al pensiero e alla parola, perché in questa bella serata di musica e divertimento ci sia anche posto per una profonda riflessione “.
La giornalista del Sole 24 Ore Manuela Perrone, presidente dell’Associazione “Tutto un altro genere” e moderatrice dell’incontro, spiega così il senso dell’iniziativa: “I modelli femminili proposti ancora oggi da famiglia, scuola, pubblicità, libri, film, cartoni e mondo dei media inchiodano le donne ai ruoli di sempre: oggetti sessuali o mogli e madri accudenti. Non c’è spazio per le donne reali, con il risultato di innescare pericolosi corto circuiti e di favorire la violenza. Nessuna meglio di Loredana Lipperini, che ha indagato l’universo femminile di ogni età (bambine, madri e anziane) può condurci “attraverso lo specchio” e farci aprire gli occhi sugli stereotipi che ingabbiano le donne. Con la stessa lucidità Federica Di Sarcina ha analizzato la storia delle pari opportunità nell’Unione europea, dimostrando che la strada per la parità è ancora lunga. E che serve l’impegno di tutti, donne e uomini”.
L’attore di teatro Vincenzo Schirru, vicepresidente dell’Associazione “Tutto un altro genere”, aggiunge infatti: “È importante che noi uomini facciamo sentire la nostra voce, prendendo pubblicamente posizione. Perché gli stereotipi non fanno male soltanto alle donne ma impediscono a tanti di noi di essere pienamente se stessi e ci illudono di una superiorità che non esiste. Generando quelle derive di possesso e di violenza che purtroppo oggi tutti conosciamo”.
Per Luigi De Luca, direttore del sito Aphorism: “Gaeta racconta è un evento importante, che speriamo possa confermarsi nel tempo. L’esperimento dell’anno scorso è stato un successo e ha dimostrato come sia possibile fare cultura, creare valore nella realtà pur partendo da un ambiente virtuale come internet. Aphorism è in rete da dodici anni, nasce a Gaeta ma ha spesso sostenuto attività culturali in tutta Italia. Rappresentiamo da sempre una voce libera e indipendente tra i movimenti di neoletteratura presenti in rete e siamo orgogliosi di aver coinvolto nelle serate di “Gaeta racconta” autori e altri artisti legati al nostro territorio. Mi riferisco a giovani eccellenze gaetane come Luca Di Ciaccio, Tommaso Valente, Fortunato Leccese, oltre a Manuela Perrone, Federica Di Sarcina, Simona Augelli e Vincenzo Schirru, i protagonisti di questa seconda edizione. Sono tutti operatori culturali e professionisti che lavorano in Italia e all’estero ma che la città non può e non deve dimenticare, provando a offrirgli nuovi spazi e nuovi ruoli per il futuro.”
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