SOCIETA’: E’ stato un carnevale all’insegna dei colori del mondo quello che si è svolto a Gaeta, lungo le vie del centro cittadino e che ha visto la sfilata dei carri allegorici curata dall’Ass.ne Carristi del Golfo di Santi Cosma e Damiano con tanti adulti e tanti bambini mascherati per festeggiare la festa più pazza dell’anno.
Un pomeriggio di sole ha fatto da scenario alla sfilata, tra mille suoni e mille colori che hanno spazzato via le polemiche dei giorni precedenti, polemiche che, secondo la migliore tradizione tutta italiana, hanno creato tanta curiosità da parte del folto pubblico che ha creato due ali di folla attraverso le quali hanno sfilato i capolavori creati dai Carristi del Golfo.
Gioia, suoni e colori ad animare il lungomare gaetano, con i ragazzi a danzare insieme, dimenticando per un giorno il diverso colore della pelle o la diversa cultura, lasciandosi guidare dalla musica e dalla danza, linguaggi universali che uniscono i popoli.
Dunque il carnevale gaetano è diventato non un semplice momento di riflessione, ma un qualcosa di molto più complesso ed articolato, un momento di unione fra i popoli, con gli sguardi ed i sorrisi di tanti ragazzi che attraverso le loro danze hanno voluto ricordare a tutti che facciamo parte di un’unica razza, quella umana.
Anche la scelta di alcuni ragazzi di mascherarsi indossando i “look” tipici degli anni ’70 e della contestazione giovanile per danzare insieme ai ragazzi del GUS è stato un messaggio forte e chiaro; un messaggio di libertà che andrebbe colto per creare una vera società multietnica che diventi una risorsa per i popoli, i quali, attraverso l’integrazione, la conoscenza ed il rispetto delle diverse culture possano crescere insieme.
di Enrico Duratorre
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