Sulle note del violoncellista Matteo Cutillo, bambini italiani e ucraini potranno leggere insieme la bella favola scritta e illustrata da Jacques Jabié, scrittore ucraino che, il 2 febbraio prossimo, alle 17, nella Sala Ribaud, incontrerà il pubblico della Città di Formia e del Golfo di Gaeta. Parlerà de “La battaglia nell’orecchio”, il suo libro edito da deComporre, che descrive perché dovremmo tutti dire sempre dire NO alla guerra e alla violenza. Uscito in lingua italiana e ucraina, il volume è stato pubblicato grazie al contributo della Associazione “Insieme Immigrati in Italia” e, con l’autore, interverranno a Formia la traduttrice Nadia Gets, le professoresse Maria Grossi e Maria Rita Manzo, l’editrice Sanda Cervone e l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Formia Rosita Nervino.
“La battaglia nell’orecchio” è stata scritta un mese prima dello scoppio del conflitto che sta tenendo col fiato sospeso il mondo intero ed oggi, alla luce di quanto sta accadendo, la favola (che già voleva essere un’allegoria della guerra in generale), è diventata messaggio di Fratellanza universale, già consegnato a Papa Francesco con la richiesta di pregare per l’avvento della Pace.
“Ho scritto questo racconto in tempi non sospetti – spiega Jabié – un mese prima dello scoppio della guerra, ma ‘La battaglia nell’orecchio’ è diventata di drammatica attualità poiché descrive come ogni guerra, penetrando nella nostra vita quotidiana, arrivi a distruggerla in tutti i sensi. Sopraffazioni, abusi, privazioni, egoismo, rivalità, sentimenti negativi, emarginazione. Tuttavia la narrazione non presenta la brutalità della guerra ma solo il suo evolversi sotto forma di immagini allegoriche. La guerra entra nell’orecchio prima come un sussurro, poi ampliando il rumore fino a diventare paura e dolore. I suoni della guerra sono così forti e prepotenti, che possono sovrapporsi a tutti gli altri suoni cari e piacevoli alle nostre orecchie: le risate dei bambini, il ronzio della città, il cinguettio degli uccelli. Prima o poi, la guerra finirà, il cielo si rasserenerà e ogni cosa, come accade dopo un terribile temporale, tornerà allo stato naturale e la guerra… non diventerà che un fischio destinato via via a svanire nelle nostre orecchie”.
Jacques Jabié ha illustrato il libro con immagini che completano l’opera senza offrire scene dirette di violenza, pur narrando l’esperienza della paura e del dolore. Il tutto, dunque, permette ai lettori piccoli e grandi un’immersione in uno stato emotivo di esperienza che avviene attraverso un cambiamento nella tavolozza dei colori, tecniche visive e simboli universali nella cultura europea, consciamente o inconsciamente compresi da molti. Il libro si conclude con un messaggio sicuramente di speranza e positività, senza traumatizzare i giovani lettori. E’ quindi adatto per letture in famiglia, in gruppi e nelle scuole.
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