I Carabinieri Nas del Comando di Latina e Fosinone hanno condotto una vasta campagna di controllo nel settore di produzione e commercializzazione dei vini. Sequestrati 300mila litri di vino irregolari. Chiusa un’attività

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I Carabinieri dei Nas di latina hanno condotto una vasta campagna di controllo nel settore di produzione e commercializzazione dei vini, contestualmente al periodo stagionale di raccolta della materia prima ed avvio della fase produttiva dei prodotti vinosi. Il piano di verifiche, condotto su scala nazionale, svolto nel mese di settembre, sono tese alla verifica della sussistenza di pratiche di vinificazione illecite o pericolose per la salute, finalizzate alla salvaguardia dei consumatori e degli imprenditori di filiera che operano con correttezza e lealtà commerciale. Nel corso delle attività di controllo, nella provincia di Latina i Carabinieri dei NAS, hanno eseguito 24 ispezioni, individuato 9 situazioni di non conformità. A seguito delle irregolarità riscontrate, sono stati segnalati all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa 9 operatori della filiera del vino e contestate complessivamente 13 violazioni amministrative, pari a 10.500 €. In particolare; nella provincia di Latina, sono state controllate 13 attività di cui 4 non conformi. Sei sono in tutto le violazioni contestate, per un ammontare di circa 3.000 €, comminate in relazione alle carenze igienico sanitarie, al mancato aggiornamento della DIA sanitaria, alla non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo e alla non conformità di carattere gestionale e strutturale. Inoltre è stata disposta la cessazione immediata dell’attività di vinificazione ed imbottigliamento di un’azienda vitivinicola, in cui sono state accertate gravi carenze igienico strutturali dei locali di vinificazione e l’utilizzo di acqua, estratta da un pozzo privato, priva della certificazione di potabilità. Il valore della struttura chiusa corrisponde a 100.000 euro. Nella provincia di Frosinone, invece, sono state controllate 11 attività di cui 5 non conformi. Sette in tutto le violazioni contestate, per un ammontare di circa 7.500 €, relativamente alle carenze igienico sanitarie, al mancato aggiornamento della DIA sanitaria, alla non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo e alla non conformità di carattere gestionale e strutturale. A seguito dei controlli effettuati presso 2 stabilimenti di produzione di bevande alcoliche, si è proceduto al sequestro di 1.500 bottiglie di liquori, del valore commerciale di euro 17.000, poiché in parte prive di tracciabilità e in parte risultate prodotte utilizzando materie prime (aromi ed essenze) di validità scaduta.


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