Il Comune di Pozzuoli si costituirà parte civile nel processo che sarà celebrato lunedì 18 maggio contro usurai ed estorsori affiliati al clan Beneduce-Longobardi, denunciati da alcuni cittadini e imprenditori di Pozzuoli ai Carabinieri.
Il procedimento penale riguarda nove imputati (De Felice+8), accusati di aver chiesto alle loro vittime, gestori di bar, somme di denaro come tangenti dovute per aver concesso in noleggio apparecchi di videopoker.
“Il Comune si costituirà parte civile anche in questo processo – afferma il sindaco Vincenzo Figliolia – per essere vicino alle vittime denuncianti e all’intera comunità di Pozzuoli per il danno economico e morale che chi compie reati di usura e racket arreca a tutta la città. L’invito che facciamo sempre a cittadini e imprenditori è di denunciare abusi e sopraffazioni, servendosi anche dello sportello antiracket di Sos Impresa, perché non saranno mai soli”. Dal 2012 ad oggi, il Comune di Pozzuoli, assieme ad Sos Impresa, si è costituito 14 volte parte civile esercitando la propria azione nei confronti di circa 150 imputati per reati di estorsione e usura. Da questi procedimenti penali sono scaturite condanne per circa 185 anni di carcere in primo grado.
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