I tempi per il Nuovo Ospedale rischiano di allungarsi, se non si dà seguito agli impegni sottoscritti
In un recente comunicato congiunto, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, assieme al
Direttore Andrea Urbani e alla Dott.ssa Silvia Cavalli, ha dichiarato la destinazione all’ASL di Latina di circa
due milioni di euro, di cui 365 mila all’Ospedale “Dono Svizzero”, per la “Riorganizzazione della rete
ospedaliera, l’adeguamento e il miglioramento dei percorsi Covid-19 del pronto soccorso”.
Naturalmente ciò è una buona notizia, anche se non è dato sapere in cosa consista l’adeguamento dei
percorsi Covid-19 del Pronto Soccorso. Infatti per gli stessi lavori -ahimè fermi dal febbraio 2022- c’è una
dotazione di circa 270 mila euro già da tre anni. Adesso sembrerebbe che questi benedetti lavori siano
finalmente ripresi, perché nella mattina del 23 ottobre scorso sono stati abbattuti due larici presenti
nell’area di cantiere. Vedremo nei prossimi giorni.
Alla luce di quanto accaduto e della lentezza dei tempi di esecuzione dei progetti, viene naturale
preoccuparsi dei tempi procedurali per la progettazione e la realizzazione del nuovo ospedale del Golfo. Il 2
gennaio di quest’anno, con una delibera della Giunta Regionale, è stato approvato l’accordo ASL – Regione
Lazio – INAIL per avviare le procedure per l’acquisto dell’area (ex ENAOLI), per la redazione del progetto
esecutivo e per la successiva fase di costruzione.
Il percorso è individuato e gli impegni sono stati messi nero su bianco. Quello che invece non è ancora
chiaro è chi e con quali soldi dovrà occuparsi delle opere al contorno della nuova area ospedaliera. Si tratta
di reperire almeno una decina di milioni di euro per l’allargamento dei sottopassi della Ferrovia per
consentire un agevole accesso dall’Appia e realizzare gli svincoli dalla superstrada per Cassino 630. Inoltre
sono da programmare la copertura dell’impianto di depurazione e lo spostamento (o eventuali opere di
mitigazione) dell’Eco centro comunale di raccolta dei rifiuti.
Bisogna pensare subito al reperimento dei fondi e alla progettazione delle suddette opere, poiché
l’allungamento sine die dei tempi, oltre che a svalutare la moneta, priva il territorio di un ospedale
moderno.
Il “Dono Svizzero” oggi compie 61 anni e sulla struttura si continua ad investire, come i cinque milioni di
euro genericamente stanziati nel DEF di quest’anno, il cui utilizzo, però, non è dato sapere. Tuttavia resta
difficile pensare a qualcosa di innovativo, per l’assenza di spazi e per l’organizzazione dei reparti ormai
datata. Ciò costringe medici e infermieri a sopperire con il proprio lavoro al gap di funzionalità che, in
ospedale moderno, non si avrebbe.
Per questo è importante procedere speditamente verso il nuovo ospedale: lo si deve ai cittadini del Lazio
Meridionale e a tutti coloro (medici, infermieri, e tutto il personale) che ancora oggi si impegnano nei
servizi sanitari del golfo e delle isole pontine.
Formia 28 Ottobre 2023
Associazione “Comunità Lazio Meridionale ed Isole Pontine”
Associazione “Incontri & Confronti”
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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