Inizia a marzo il tour della Compagnia Stabile Spazio 47 di Aprilia.

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La Compagnia Stabile Spazio 47 è pronta. Ritorna in scena una versione rivisitata de “Il re muore” di Ionesco per la regia di Giacomo Galantucci, le musiche originali di Fabrizio Locicero e Massimo Gresia, le scenografie a cura del laboratorio scenotecnico Spazio 47 e i costumi a cura di Gianna Martino. La Compagnia Stabile Spazio 47 nasce dal desiderio comune di condividere la passione e l’amore per il teatro con un pubblico sempre piu’ vario. Gli attori che compongono la compagnia (Giorgia Paolini, Dario Andolfi, Meri Borriello, Valentina Borriello, Giovanni Maria Camici e Fabio Liparulo) sono cresciuti frequentando i Laboratori dell’Associazione Gulliver, che vanta un’esperienza ventennale sul territorio pontino. Dopo anni di studio, gli attori decidono di intraprendere la strada della Compagnia Stabile con l’intento di diffondere questa grande passione oltre il territorio che li ha visti crescere. Le prime repliche ad Aprilia, presso l’Associazione di Promozione Sociale e Culturale Spazio 47, andranno in scena dal 21 al 23 febbraio 2014, dopodiché inizierà il tour che vedrà come prima tappa il Teatro Comunale di Alvito (Frosinone), all’interno della rassegna teatrale 2014 “MÀSKARA”, il 2 marzo 2014 alle ore 18. Domenica 9 sarà a Velletri presso il Teatro Comunale “Terra” e terminerà il tour al Teatro dell’Orologio a Roma dal 25 al 30 marzo. Promettente il percorso intrapreso dalla Compagnia che è già al lavoro con altri due nuovi spettacoli; presto ne sapremo di più, per il momento siamo tutti curiosi di conoscere le reazioni di Bérenger, quando si troverà di fronte all’amara realtà. Bérenger, sovrano dell’Universo, ha una malattia incurabile ma non sa ancora che dovrà morire. Le due regine, Marie e Marguerite, venute a conoscenza della sua malattia grazie al medico, chirurgo, boia, batteriologo ed astrologo di corte discutono a lungo se sia il caso di rivelare la nefasta notizia al loro marito e sovrano. Alla fine la notizia è rivelata a Bérenger che, incredulo, non vuole convincersi della sua imminente morte. Il sovrano si crede ancora in possesso del potere sugli elementi della natura e sulle persone ma, inesorabilmente, scopre che la sua malattia non gli ha lasciato nessuna forza e, invano, ordina alla natura e agli uomini che nemmeno gli rispondono. In un tempo privo di collocazione diacronica, e perciò sempre presente, un reame decrepito e desolante ospita un’immagine poetica della condizione umana. Personaggi tragici arruolati alla commedia assurda vivono l’ineluttabilità che scaturisce da una rivelazione scioccante: il re muore! Bérenger inciampa sulla pietra dello scandalo. Lo scandalo di un uomo sorpreso da un segreto noto, da una verità ignorata, mentre un universo svanisce emergono le attitudini dell’uomo a cospetto della propria fine.

Alessia Locicero

 

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