Con la promozione in serie A si è chiuso il primo quinquennio della vostra storia. State lavorando per i prossimi cinque anni, investendo grandi risorse soprattutto nella crescita del settore giovanile. Come procede il lavoro?
Abbiamo un ottimo progetto, frutto di un’attenta programmazione e di grandi stimoli. Per provare a salire nella massima serie, oltre ad una struttura ben solida a livello dirigenziale, vogliamo avere un settore giovanile importante, che sia tra i primi in Italia, e questo grazie ad un ottimo lavoro svolto fin qui dai tecnici. Oltretutto, a testimonianza della nostra volontà, il nostro direttore sportivo Roberto Gatto sta già lavorando per prendere nuovi ragazzi talentuosi.
Nonostante i tempi di crisi, continuate a chiudere diversi accordi di sponsorizzazione. Come riuscite a farlo?
Proviamo anche a programmare l’attività commerciale, in modo da non trovarci con tutti gli accordi disdetti: se non vieni mai meno agli accordi presi, non ci sono motivi per i quali un partner dovrebbe lasciarti. Oltretutto ritengo che la visibilità offerta dalla pallanuoto abbia un’ottima qualità-prezzo: con un piccolo investimento si ottiene un buonissimo ritorno pubblicitario. Questo al contrario di altri sport, dove non bastano sei zeri d’investimento…
I ragazzi della Serie A2 lottano quest’anno per la salvezza. Quali aspetti le sono piaciuti e quali pensa vadano migliorati nel loro gioco mostrato finora?
Questo è il nostro primo campionato di serie A, quindi alcune difficoltà sono lecite e soprattutto preventivate. Abbiamo alternato grandissime prestazioni – come il derby con la Roma Vis Nova o quello contro la capolista Civitavecchia al Foro Italico – giocando alla pari con le avversarie, a partite come quella contro il Latina o il Cagliari, dove siamo stati irriconoscibili. Devo dire che da un po’ di giornate la squadra ha trovato un ottimo equilibrio, offrendo a tratti una bella pallanuoto, aspetto fondamentale per giocarci la salvezza nelle prossime gare. Mi preme sottolineare come il tecnico Massimiliano Fabbri renda le parole della società fatti visibili ma soprattutto tangibili, mettendo in acqua molti giovani – addirittura qualche classe 99 (categoria under 15) – in serie A, nonostante la salvezza matematica non sia ancora arrivata. Questa è la dimostrazione dell’affiatamento che c’è in casa Roma: crediamo tutti in quello che facciamo e lo perseguiamo fino alla fine.
La Roma si troverà ora ad affrontare le dirette avversarie per la salvezza. Cosa si aspetta dalla squadra?
Mi aspetto di vedere una Roma arrembante e affamata di punti, concentrata e volitiva.
Di recente sono state apportate delle modifiche alle regole della pallanuoto. Come giudica questi cambiamenti?
Di regole preferisco lasciar parlare i tecnici e gli atleti, non voglio entrare nel merito. Quello che dico, ma soprattutto chiedo a chi governa il nostro sport, è di renderlo il più semplice possibile – soprattutto per i neofiti – e spettacolare, per avvicinare sempre più persone, e quindi investitori, alla pallanuoto.
La prima mossa che proporrei è spostare le date dei campionati, che dovrebbero necessariamente iniziare in primavera e concludersi a fine estate. Le piscine scoperte d’estate sono la chiave vincente per coinvolgere il grande pubblico. Così facendo si risolverebbe anche il problema degli atleti che, con anche le manifestazioni internazionali in programma d’estate, avrebbero una pausa nel calendario e non dodici mesi di allenamenti, tra la preparazione per la nazionale e quella con i rispettivi club.
Come valuta il lavoro svolto finora dalle diverse categorie giovanili?
Molto positivamente. Come dico sempre ai ragazzi, però, il bello viene ora! Loro lavorano duramente da settembre non soltanto per le partite preliminari del Lazio, ma per le fasi finali che si andranno a giocare a breve. Oltre all’aspetto tecnico e atletico, per vincere sarà necessario quello mentale. Giocano per la Roma, rappresentano Roma e questo per loro è un grande stimolo.
La Roma Nuoto vanta delle preziose collaborazioni con alcune società satelliti. Come procedono queste collaborazioni?
Molto bene, condividiamo ogni aspetto della nostra attività. Queste collaborazioni nascono soprattutto per la crescita dei nostri ragazzi e per diffondere il più possibile uno sport bello e formativo.
La stagione 2013/2014 sta per volgere al termine. Quali sono i vostri prossimi obiettivi?
Di certo la salvezza della serie A. Poi la crescita del settore giovanile, che passa magari per uno scudetto.
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