Il testo della mozione per l’istituzione della Giornata della Liberazione a Fondi, presentata dal consigliere Salvatore Venditti (Camminare Insieme) e approvata all’unanimità nel corso del Consiglio comunale del 24/03/2023.
“A metà mattinata di venerdì 19 maggio le prime avanguardie americane, appiedate o a bordo di piccoli veicoli scoperti, le caratteristiche jeep, presero contatti fugaci con gruppetti di civili in diversi punti del territorio. […] La loro vista incuriosiva non poco la gente. Con sorrisi, strette di mano, e saluti di «Elló, paisà!», i nuovi arrivati distribuivano sigarette Chesterfield, Camel e Lucky Strike insieme a qualche pezzetto di cioccolata tirata fuori da taschini gonfi. Subito attaccavano discorsi diretti con tutti. Parlavano una lingua ibrida ma in fondo comprensibile, fatta di accenti e termini inglesi misti a quelli dialettali delle regioni meridionali italiane. Quegli uomini in caki erano bene accolti e festeggiati ovunque: gli americani! I tanto attesi. Personificavano la fine di un incubo lungo, apocalittico. […] Con la diffusione della notizia, però, si intensificarono i tiri di artiglieria da est verso ovest del bacino fondano, in modo tale da far prefigurare nuovi momenti o giorni catastrofici, che avrebbero peggiorato quei pericoli a cui, fino al giorno avanti, tutti erano stati esposti. Si pensava, infatti, alla possibilità di una battaglia tra artiglierie opposte, con conseguente carneficina dei civili indifesi. Se si fosse verificata, sarebbe stato l’epilogo tragico di tutto quanto era stato visto, sopportato e superato aspramente fino ad allora. I tiri non durarono a lungo, per fortuna, ma la paura toccò punti profondissimi. Finalmente, il sabato 20 maggio uomini e mezzi americani sciamarono ovunque, guidati dall’alto da velivoli leggeri da ricognizione da tutti chiamati «cicogne». […] Nel corso della giornata, tuttavia, le truppe americane, avanzanti sempre più in forze, incontrarono una piccola resistenza in località Cava delle rene, ai piedi di monte Arcano, a breve distanza dalle Fontanelle San Marco. Intervenuto a sparare col suo cannone un carro armato di grosse proporzioni, lo scontro cessò. Dall’interno di una capanna “a macera”, alcuni elementi della retroguardia tedesca guidati da un ufficiale avevano resistito al fuoco di svariate raffiche di mitra americani. […] Alle Fontanelle San Marco, verso la sera e sotto il controllo delle armi americane, furono visti camminare in fila indiana numerosi militari tedeschi catturati, disarmati e con le mani intrecciate dietro la nuca: dopo aver incusso tanto terrore, quelli visti così umiliati, finalmente, sembravano personaggi che popolavano una scena irreale. A ribadire che la realtà ormai era opposta a quella di qualche giorno prima, ai margini della strada verso Monte San Biagio giacevano, affiancati, diversi morti in divisa verde che ostentavano l’aquila e la svastica. Sui corpi esanimi, comparivano uno o più fiori rossi del sangue fresco delle ferite mortali”.
Scriveva così Geremia Iudicone in “Gli anni della guerra a Fondi – cronaca di una dimenticanza” Edizioni Confronto del Marzo 2012. Il 20 maggio del 1944 la nostra città veniva liberata dagli occupanti nazisti e dai locali fascisti, grazie all’arrivo delle forze alleate. Seppur il nostro territorio non abbia visto il fiorire di una resistenza partigiana armata, la resistenza civile è stata presente insieme ad un forte senso di solidarietà ed accoglienza. Per la cittadinanza fondana quelli antecedenti la Liberazione (dal 1939 al 1944) furono anni di grandi sacrifici, di paura, violenze, morte e fame. E nonostante ciò essa seppe dimostrare grande solidarietà al suo interno e con tutti coloro che si ritrovavano rifugiati nelle campagne e sui monti che circondavano la città; grande spirito di solidarietà fu dimostrato anche con gli aviatori angloamericani che, quando venivano abbattuti e riuscivano a sfuggire alla morte ed alla cattura da parte di nazisti e repubblichini, ricevevano prontamente rifugio presso i fondani. La città, dopo vent’anni di dittatura, tornava a respirare la libertà, finalmente sollevata dai soprusi, dalle violenze e dalle angherie di fascisti e nazisti. Vogliamo ricordare la data del 20 maggio 1944, che precede di gran lunga quella del 25 aprile 1945, perché riteniamo che la Memoria debba legarsi in maniera stretta ad una narrazione della storia del nostro territorio. Mai come oggi sentiamo di dover condividere quella domanda di pace e di libertà che proveniva dalla popolazione.
PREMESSO CHE
– la sezione ANPI di Fondi “Pietro Ingrao” ha proposto l’istituzione di una giornata dedicata alla commemorazione della Liberazione della città di Fondi dalle forze di occupazione nazifasciste ad opera delle forze militari alleate avvenuta il 20 maggio 1944.
TENUTO CONTO CHE
l’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia “riunisce in associazione tutti coloro che hanno partecipato con azione personale diretta, alla guerra partigiana contro il nazifascismo, per la liberazione d’Italia, e tutti coloro che, lottando contro i nazifascisti, hanno contribuito a ridare al nostro Paese la libertà e a favorire un regime di democrazia, al fine di impedire il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e di assolutismo”. (Art. 2 Statuto ANPI) – l’ANPI ha il compito di valorizzare il contributo effettivo portato alla causa della libertà dall’azione dei partigiani e degli antifascisti, glorificare i caduti e perpetuare la memoria. (Art. 2 Statuto ANPI) – l’ANPI ha il compito di battersi affinché i princìpi informatori della guerra di Liberazione divengano elementi essenziali nella formazione delle giovani generazioni. (Art. 2 Statuto ANPI) CONSIDERATO CHE – la volontà di istituire questa giornata di commemorazione risponde alla necessità di recuperare un momento fondante della nostra comunità: la fine del regime fascista e dell’occupazione nazista, l’imminente ritorno alle libertà e l’inizio del capitolo repubblicano. – tale ricorrenza permetterebbe di rafforzare la memoria che si lega indissolubilmente al nostro territorio restituendo a tutti i cittadini un elemento importante della nostra comune identità. Proprio per questo motivo è importante aggiungere questa commemorazione a quella già presente per tutta la nazione del 25 aprile.
TUTTO CIÒ PREMESSO, IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
a) Ad istituire, per il giorno 20 Maggio, la giornata della commemorazione della Liberazione della città di Fondi dalle forze di occupazione nazifasciste ad opera delle forze militari alleate avvenuta il 20 Maggio 1944.
b) A rafforzare questa memoria, attraverso anche la collaborazione con le istituzioni scolastiche e le realtà associative.
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