Domenica 6 Luglio 2014, alle ore 18.00, presso la Parrocchia di Santa Maria Maggiore in Itri, si terrà il convegno “Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Uomini, Profeti, ma perché Santi?”,a firma dell’Associazione Maria Santissima della Civita, del Comune e della Pro Loco di Itri.
Aprirà i lavori l’avvocato Antonio Fargiorgio, presidente dell’associazione, il sindaco dottor Giuseppe De Santis e l’infaticabile parroco don Guirino Piccione.
All’ormai tradizionale appuntamento, che ha visto partecipare nel corso degli anni personaggi importanti della cultura e del mondo dello spettacolo, coordinato dal dottor Orazio La Rocca, giornalista vaticanista del quotidiano “La Repubblica” e collaboratore del settimanale “L’Espresso”.
Prenderanno parte il professor Vittorio Sgarbi, nato a Ferrara l’8 maggio 1952, critico d’arte e storico di fama nazionale, più volte membro del parlamento nazionale e di amministrazioni comunali; da poco nominato assessore alla Rivoluzione, alla Cultura, all’Agricoltura e alla Tutela del Paesaggio e del Centro Storico del Comune di Urbino.
Quindi il dottor Marco Roncalli, nipote e biografo di San Giovanni XXIII.
Altro illustre relatore il direttore del quotidiano della CEI “Avvenire” dottor Marco Tarquinio, giornalista nato a Foligno il 16 marzo 1958, residente sin dalla nascita ad Assisi, è stato capo scout nell’Agesci locale; sposato dal 1986, ha due figlie.
Esperto di politica interna e internazionale, ha iniziato l’attività giornalistica a “La Voce”, settimanale cattolico della sua regione, dove ha lavorato tra il 1981 e il 1984; nel 1983 è cominciata la collaborazione, come corrispondente dalla sua città Assisi al Corriere dell’Umbria, giornale nel quale è divenuto professionista, per poi nel 1988 passare come cronista politico – parlamentare alla redazione centrale romana della catena di quotidiani locali “La Gazzetta” allora diretta da Giuseppe Crescimbeni.
Viene chiamato nel 1990 da Franco Cangini a “Il Tempo” di Roma, dove ha lavorato dapprima alla redazione esteri, seguendo tutto il processo di riunificazione tedesca e la prima guerra del golfo, e poi di nuovo alla redazione politica che ha guidato, durante la direzione di Marcello Lambertini, negli anni caldi della fine della prima repubblica.
Nel novembre 1993 l’improvviso cambio della linea politica del quotidiano romano lo porta a offrire le proprie dimissioni da capo del politico e ad autosospendersi da editorialista.
Pochi mesi dopo, a febbraio 1994, la decisione di lasciare il giornale di Piazza Colonna e di accettare l’offerta di “Avvenire”, diretto da Dino Boffo, con l’approdo prima al desk centrale milanese del quotidiano d’ispirazione cattolica e poi alla testa della redazione romana.
Nel luglio 2007 il suo ritorno alla redazione centrale del giornale, a Milano, per assumere l’incarico di vice direttore, nell’autunno 2009 diviene l’ottavo direttore responsabile nella storia del quotidiano cattolico; nominato il 13 dicembre 2011 da Papa Benedetto XVI consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.
Gli sono stati attribuiti innumerevoli premi, tra questi il Premio Penna d’Oro a Sanremo, il Premio Valerio Volpini (Pesaro – Urbino – Fano), il Premio Civitas Casertana – Le buone notizie, Il Premio “Dai un senso alla vita” dell’Associazione nazionale sociologi.
Il 2 luglio 2011 ha ricevuto il Premio Fregene per il giornalismo; scrive Fabrizio Battistelli, direttore del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università La Sapienza di Roma nella motivazione: “Profondo conoscitore della macchina giornalistica, Tarquinio è insieme un commentatore fine e competente della società e del sistema politico italiano. Assertore di un’informazione non urlata bensì fondata sullo spessore della notizia e sull’equilibrio del giudizio, mostra serenità e coraggio di fronte alle polemiche, anche personali, che troppo spesso scandiscono quello che egli stesso ha ribattezzato il “bipolarismo furioso” dell’Italia di oggi.
Sotto la sua guida “Avvenire” ha accentuato la propria fisionomia di giornale rappresentativo di una vitale componente della società italiana, in grado allo stesso tempo di offrire una prospettiva esauriente e uno sguardo complessivo sul mondo contemporaneo, con in più il sigillo – non frequente nel panorama mediatico nazionale – di un’attenzione speciale ai diritti degli ultimi e dei dimenticati dentro e fuori i confini del nostro Paese”.
Nel 2012 ha ricevuto il Premio Renzo Foa, promosso dalla Fondazione Liberal e dal Comune di Bettona intitolato al “coraggio della verità”, per aver saputo conciliare un forte senso di identità e di appartenenza con una straordinaria libertà professionale e intellettuale e il Premio Internazionale della Pace, della Cultura e della Solidarietà, che il Centro Studi “Giuseppe Donati” di Pistoia assegna dal 1986 in memoria di Giorgio La Pira.
Nello stesso anno l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha reso pubblico omaggio al suo impegno professionale; nel 2013 ha ricevuto il Discobolo d’Oro dal Centro Sportivo Italiano per l’adesione con il suo lavoro di cronista ai grandi valori formativi, di lealtà e correttezza propri del sodalizio e nel 2014, il Premio Artigiano della Pace in occasione dei 50 anni del Sermig di Torino.
Partecipa infine l’Arcivescovo S.E. Mons. Gianfranco Girotti, Reggente Emerito della Penitenzeria Apostolica Vaticana.
Nasce a Roma e viene ordinato sacerdote il 17 febbraio 1963 nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali; opera presso la Curia Romana dal 1997 al 2002 come sottosegretario della Congregazione per la dottrina della Fede; il 16 febbraio 2002 il Santo Padre Giovanni Paolo II lo nomina reggente della Penitenziaria Apostolica.
Elevato alla dignità vescovile da Papa Benedetto XVI il 15 novembre 2006 che gli assegna la sede titolare di Meta; riceve la consacrazione episcopale il 16 dicembre 2006 per l’imposizione delle mani del Cardinale Tarcisio Bertone, co-consacranti il Cardinale S.Em. James Francis Stafford e il Cardinale S. Em. Jean-Louis Pierre Tauran.
Papa Benedetto XVI il 26 giugno 2012 accoglie la sua rinuncia presentata, per raggiunti limiti di età, all’incarico di reggente della Penitenzieria Apostolica.
A conclusione del convegno avverrà, come ogni anno, l’ostensione del quadro della Madonna della Civita, in Piazza Incoronazione, che aprirà, così, il periodo di festeggiamenti in onore della Santissima Patrona della Città di Itri e Compatrona dell’Arcidiocesi di Gaeta.
Sono uno dei titolari dell’emittente e sono anche conduttore di vari programmi.
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