CULTURA: Si è conclusa ieri sera, con due concerti, la XI° edizione del Jazz Flirt Festival.
Al’interno della Corte Comunale del Comune di Formia, trasformata, per l’occasione in uno splendido auditorium, è andato in scena l’ultimo atto del Festival Jazzistico Formiano, due serate di musica, con artisti già affermati e giovani promettenti.
Dopo i giovanissimi Bag’s Groove Trio ed Ainè che hanno incantato il pubblico venerdì sera, ieri è stato il turno degli Opus Incertum, con la voce intensa e vellutata di Emilia Zamuner e la carica di Paolo Zamuner al piano, Domenico Vellucci al sax, Giovanni Iacovella alla batteria e Giulio Tosti all’organo, quest’ultimo rientrato dalla Francia appositamente per unirsi agli altri ragazzi e presentare il loro primo progetto musicale.
La chiusura, infine, è stata affidata al trombettista Fabio Morgera alla testa di un proprio gruppo denominato Black Out, con Riccardo Bianchi alla chitarra, Riccardo Fassi all’organo, Bernardo Guerra alla batteria e Anderson Souza alle percussioni.
Morgera ha trovato successo e fama sulla scena di New York ed ha sempre dimostrato di trovarsi a suo agio con i linguaggi musicali più disparati, ma con la presenza costante della componente afroamericana che lo ha accompagnato fin dagli esordi della sua carriera musicale, trovando nell’improvvisazione una certa libertà di comunicazione, sempre alla ricerca di uno stile, nonché di una sonorità personale.
Ma i colpi di scena non sono mancati nella serata conclusiva, improvvisamente, uno scroscio di pioggia sembrava voler rovinare la serata; mentre le gocce iniziavano a scendere sempre più copiose, i musicisti continuavano il loro pezzo, mentre i tecnici smontavano le apparecchiature e le persone si riparavano nella galleria attigua alla Corte Comunale, dove era stata allestita una mostra fotografica a tema.
La regola fondamentale degli spettacoli, però, è “the show must go on” ed i musicisti l’hanno seguita alla lettera, si sono trasferiti all’interno della galleria e hanno ripreso il loro concerto da dove lo avevano lasciato, un’esperienza unica per molti che si sono ritrovati a pochi centimetri dai cinque musicisti, formando due ali di folla a fare da cornice ai cinque jazzisti.
Nel frattempo, all’ingresso, lo scrittore Fabio Ciminiera, improvvisava un incontro con l’autore intrattenendosi con il pubblico presente a scambiare “quattro chiacchiere” sul suo ultimo libro, “Il tempo di un altro disco”, perchè come dice lui ” dando tempo ai tecnici di allestire la nuova location per la prosecuzione del concerto.
Il pubblico ha decretato, anche per quest’anno, il successo di Jazz Flirt, una formula ben studiata che sebbene in un periodo di gravi ristrettezze, ha messo in piedi un cartellone di tutto rispetto, nel quale, accanto a musicisti di fama nazionale ed internazionale, sono saliti sul palco giovani talenti emergenti, dando vita ad un festival che vuole attrarre anche un pubblico più giovane, oltre che i cultori del jazz.
di Enrico Duratorre
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