FORMIA: Anche la compagnia teatrale Il Setaccio di Formia parteciperà alla XIX edizione del Festival Nazionale del Teatro Popolare e della Tradizione, che si terrà a Campobasso, dal 21 luglio all’8 agosto prossimi.
La compagnia Teatrale Formiana si esibirà sul palco molisano, il 28 luglio prossimo, con la commedia brillante e scorrevole per le vicende che si susseguono, “La nuova cantina de Federico” scritta e diretta da Antonio Forte.
La scena si svolge sulla Piazza di un borgo medioevale (Trivio), dove si presume Federico Filosa, fratello del Sindaco Carlo, avesse una “cantina”. Federico, l’unico figlio di Domenico Filosa che pare non abbia intrapreso gli studi, viene immaginato a gestire un tale locale pubblico dove si avvicendano diversi personaggi e fra questi anche alcuni paesani del vicino borgo (Maranola) che cercano di ingraziarsi il fratello del sindaco per riceverne qualche beneficio. Si evidenzia la rivalità fra i maranolesi “tirchi” ed i triviesi “mbriaconi”, che comunque porterà ad un dissidio quasi insanabile, quando Carlo Filosa,(1872) ostacolato nella sua attività politica, chiede la “secessione” da Maranola per aggregarsi al comune di Formia. Ciò gli costerà le dimissioni da Sindaco. I riferimenti storici sono reali, le vicende alquanto fantasiose.
La Compagnia Amatoriale Il Setaccio di Maranola di Formia (LT) ha una lunga esperienza di attività teatrale ogni anno organizza la rassegna La Settimana del teatro Amatoriale, che ha raggiunto la XXI edizione, le commedie messe in scena, per lo più inedite ed ispirate alla tradizione popolare aurunca, sono scritte e dirette da Antonio Forte e portate in scena non solo nel sud – pontina, ma anche a Roma, Latina, Terracina, Gaeta e Fondi.
Fra le commedie messe in scena vi sono anche riduzioni delle opere di Eduardo De Filippo come ad esempio Natale in casa Cupiello, di Viviani, ‘O fatto ‘e cronaca, di Verga, La Lupa o di Machiavelli, La mandragola.
Gli ultimi lavori riguardano in modo particolare personaggi e vicende storiche come l’Assedio di Gaeta del 1860, le avventure del Sindaco Carlo Filosa, consigliere anche di Terra di Lavoro – 1861 – 1900, la vita di Suor Ambrogina, di cui è in discussione la causa della santità.
Le rappresentazioni sono quasi sempre nel dialetto “Aurunco” ben comprensibile.
di Enrico Duratorre
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