La questione della nettezza urbana ad Anzio

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monnezzaDopo quasi due anni di proroghe, senza contratto, a circa un milione di euro ogni mese, probabilmente è illegittima anche la composizione della commissione giudicatrice della gara per il servizio di nettezza urbana che l’ing. Dell’Accio, con inconsueta solerzia, dopo aver giustamente aggiudicato alla seconda classificata ha provveduto, nella giornata di ieri, a darne immediata esecuzione senza aspettare i 35 giorni previsti dalla legge. Il membro esterno della commissione probabilmente e purtroppo non è un funzionario/dirigente della Provincia di Roma e probabilmente non aveva nessun titolo per stare nella commissione. Bene ha fatto il PD a chiedere parere di legittimità anche sulla gara dei rifiuti e se ci sono state delle irregolarità è corretto che il responsabile della procedura di gara ne tragga le dovute conseguenze. E’ ovvio che, come per le mense, anche per il servizio di nettezza urbana la mia linea è sempre la stessa: se ci sono state delle irregolarità, si annulli tutto e si rifaccia la gara nel rispetto della legge. Anche per la nettezza urbana, come per le mense, il ruolo della commissione giudicatrice è stato decisivo in quanto la valutazione tecnica del progetto è stata l’elemento che ha consentito ad una ditta di prevalere sull’altra. Per non parlare che ci troviamo di fronte alla gara più “lunga” mai eseguita ad Anzio e tra le più “costose”, per i cittadini, con un importo d’aggiudicazione che si aggira sui 35 milioni d’euro. Dopo la pessima gestione della gara per le mense, che l’ANAC ritiene illegittima e gestita con incompetenza, probabilmente nei prossimi giorni ci troveremo davanti alla stessa problematica anche per la nettezza urbana. Lo stesso discorso vale per il porto e per la superficialità con la quale è stato gestito il contenzioso tra Capo d’Anzio ed ormeggiatori con la ricerca dello scontro a tutti i costi e no della ricerca di possibili soluzioni condivise. Poi la folle lettera di D’Aprano agli ormeggiatori, sempre su indicazione Capo d’Anzio, rispetto alla quale il TAR, con la soddisfazione di alcuni, ha sentenziato la sospensiva fino a luglio che, di fatto, paralizza definitivamente il procedimento per realizzare l’opera. Rispetto a tutto questo il Presidente del Consiglio Comunale oggi ha convocato il Consiglio per il prossimo 10 aprile, ma purtroppo non vi è traccia, all’ordine del giorno, del parere dell’ANAC sulla gara per il servizio mensa e della modifica al regolamento commerciale (caso Carrefour) che avevamo richiesto come opposizione, a tutela delle attività del centro storico, lo scorso 3 marzo. Sono scaduti i termini di legge, si convoca il consiglio e s’ignorano punti all’ordine del giorno che sono di fondamentale importanza per le famiglie e per i commercianti. Al Comune di Anzio si continuano a commettere errori su errori ed a questo punto, come diceva un noto statista italiano, “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
Marco Maranesi

Marco Maranesi
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