La Regione Lazio finanzia un assegno da 5mila euro per le donne partorienti.

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La Regione Lazio ha approvato una delibera che stanzia un milione di euro per il 2023 a favore delle donne partorienti “in condizioni di particolare vulnerabilità economica”

Su proposta dell’assessora alla Cultura, alle Pari Opportunità, alle Politiche giovanili e della Famiglia, al Servizio civile, Simona Baldassarre, la Regione Lazio ha approvato una delibera che stanzia un milione di euro per il 2023 a favore delle donne partorienti “in condizioni di particolare vulnerabilità economica”.

Le donne che rispettano i criteri di assegnazione, si legge nell’articolo a firma di

Enrico Tata, su Fanpage.it, beneficeranno quindi di un contributo minimo di 2mila e 500 euro che può essere esteso a un massimo di 5mila euro. Le assegnatarie dovranno essere residenti nel Lazio e con un Isee non superiore ai 30mila euro all’anno. Saranno tenute in considerazione altre condizioni, come la mono genitorialità, la presenza di figli minori e la presenza di persone con disabilità a carico. Le donne che potranno beneficiare dell’assegno saranno individuate attraverso un avviso pubblico predisposto e messo in atto da LazioCrea (non è stato pubblicato e non è stata annunciata ancora una data di pubblicazione).

“Sono ancora troppe, oggi, le donne che si trovano attanagliate da vulnerabilità economiche nel momento in cui restano incinte. Con questa delibera le vogliamo sostenere, consapevoli di come sia sempre più complesso scegliere di diventare madri. La maternità è un dono, e le donne dovrebbero essere libere di poter decidere di portare avanti dignitosamente una gravidanza. La Regione è al loro fianco, per valorizzarle e creare le condizioni per dare loro un futuro, assieme ai loro bimbi. Con questo spirito, stanziamo un milione di euro per le neomamme”, ha dichiarato in una nota l’assessora Baldassarre.

“La giunta Rocca spreca un aiuto inconsistente di 1 milione di euro che serviranno a sostenere una tantum 267 donne nel Lazio pari a meno dell’1% delle madri dei nuovi nati in un anno. Ben vengano gli aiuti per le neomamme ma invece che disperdere risorse pubblicche per un pugno di mancette sarebbe stato più efficace investire nell’approccio strutturale già tracciato dalle misure per donne e famiglie approvate all’unanimità da tutte le forze politiche, quindi anche dal centro destra, durante la precedente Giunta Zingaretti, in un totale spirito di collaborazione tra maggioranza e opposizione”, ha commentato la consigliera regionale del Pd Eleonora Mattia.


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