Singh, un uomo di 55 anni proveniente dall’India, è morto a causa di un malore dopo una giornata di lavoro intensa nei campi della provincia di Latina. La notizia ha suscitato grande commozione nella comunità indiana e ha riportato l’attenzione sulle difficili condizioni in cui molti lavoratori stranieri svolgono il loro mestiere in Italia. Una storia che purtroppo mette a crudo la realtà di molti braccianti agricoli stranieri in Italia, con sofferenza e sfruttamento sebbene molti lavoratori della comunità indiana vedono l’Italia, e in particolare la provincia di Latina, come una terra di opportunità, nonostante il duro lavoro e i salari insufficienti. Ciò che manca in Italia è un severo controllo e vigilanza affinché nessun bracciante, indiano o di qualsiasi altra nazionalità, sia costretto a svolgere un lavoro degradante e pericoloso per un salario inadeguato, ma soprattutto garantire sicurezza e protezione per tutti i lavoratori agricoli.
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