Proveniente dal Comando Generale di Roma, il colonnello Reccia, 46enne napoletano, è stato ammesso nel 1985 all’accademia della Guardia di Finanza.
Al termine del quadriennio di formazione, ha svolto servizio ad ostuni, reparto fortemente impegnato nel contrasto al contrabbando sulle coste pugliesi.
Promosso capitano, ha svolto attività di polizia giudiziaria a Napoli seguendo le inchieste sulla “tangentopoli” degli anni ’90, in particolare le vicende riguardanti la sanità italiana nell’indagine Poggiolini/De Lorenzo.
Successivamente ha retto la Compagnia (ora Gruppo) di Formia, si tratta quindi di un ritorno nel territorio pontino, dove si rammentano le diverse attività di contrasto alle frodi fiscali.
Nel grado di maggiore e tenente colonnello ha rivestito diversi incarichi tra cui, alla sede di Roma, nel settore “dell’antiterrorismo e pronto impiego” del corpo e quello di comandante del II Gruppo Napoli, volto soprattutto alla lotta alla contraffazione dei marchi d’impresa nell’area portuale.
Ha altresì guidato i gruppi verifiche complesse dei Nuclei Pt di Napoli e Firenze, organi specializzati al contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale con riflessi internazionali.
Al comando generale della Guardia di Finanza ha svolto attività presso l’ufficio legislativo ed è stato capo ufficio telematica, partecipando alla realizzazione di progetti informatici a carattere operativo, tra cui la geolocalizzazione dei gruppi di criminalità organizzata operanti in Italia.
Sposato, con tre figli, è laureato in giurisprudenza, economia e commercio, scienze politiche, scienze della sicurezza economica e finanziaria ed è abilitato alla professione di avvocato e di revisore dei conti.
Sono uno dei titolari dell’emittente e sono anche conduttore di vari programmi.
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