“La soppressione del Tar è un provvedimento inconcepibile. Dopo aver gettato fumo negli occhi dei cittadini con la finta riforma delle Province, il Governo sta tentando una nuova, sciagurata manovra destinata a creare disagi ai cittadini”
Lo afferma il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, che continua:
“Con il Decreto Legge sulla Riforma della Pubblica Amministrazione, approvato nella seduta del Consiglio dei Ministri del 16/06/2014, il Governo ha previsto la soppressione di otto sezioni distaccate dei Tribunali Amministrativi Regionali dal 1 ottobre 2014. Questo provvedimento, qualora venisse confermato, porterebbe gravi conseguenze per la comunità di Latina e dell’intera provincia.
L’istituzione della sede staccata del TAR di Latina, prevista dalla legge istitutiva del TAR, risponde a importanti, specifiche esigenze tutt’ora pienamente valide. Mi riferisco, oltre che ad un aspetto territoriale proprio dell’area di Latina sotto il profilo sociale, economico e di contiguità con territori ad alta incidenza criminale come sono le province di Roma e Caserta, anche alla funzione di decongestione che la sede di Latina del TAR svolge rispetto a quella romana.
La ipotizzata soppressione avrebbe quindi l’effetto di un inevitabile rallentamento del complessivo sistema della Giustizia Amministrativa nel Lazio, costringendo inoltre i cittadini pontini a limitare di fatto i propri diritti perché i costi a loro carico aumenteranno ulteriormente.
Si tratta di una limitazione nel rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione in ambito locale sotto il profilo della tutela giurisdizionale dei diritti.
Ci saranno, inoltre, aumenti dei costi per la pubblica amministrazione: tutti gli Enti locali pontini dovranno sostenere spese maggiori per le cause pendenti, a partire dalle trasferte e le domiciliazioni che i legali dovranno sostenere, con ciò arrecando gravi danni e disagi all’attività degli avvocati pontini.
I costi, inoltre, non diminuirebbero: la sede del TAR di Latina è sita in un immobile di proprietà demaniale mentre trasferire i fascicoli frutto di decenni di attività costringerebbe il TAR di Roma a prendere in locazione un altro immobile, con le spese per il personale che rimarrebbero immutate.
E’ evidente, infine, che per questa riforma non sussistono i presupposti per la decretazione d’urgenza richiesti dalla Costituzione. Anzi, questa come altre riforme varate dal Governo vanno nella direzione di complicare la vita ai cittadini, senza neppure l’ombra di semplificazioni o riduzioni di costi.
In questi anni la sede staccata del TAR di Latina ha svolto un importante ed efficace lavoro sotto il profilo del confronto giuridico tra cittadino e pubblica amministrazione, sopprimerla significherebbe un impoverimento complessivo delle tutela del cittadino nei riguardi delle istituzioni ma anche la perdita di un patrimonio professionale che appartiene alla storia della nostra città.
Per questo – conclude il sindaco Di Giorgi – mi schiero al fianco del presidente del TAR di Latina, Franco Corsaro, condividendo le ragioni delle sue posizioni contrarie alla soppressione della sede di Latina, e mi rendo disponibile per iniziative tese a modificare tale riforma e, ove necessario, portare la questione all’attenzione del Consiglio comunale per un pronunciamento a tutela dei diritti dei cittadini”.
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