Latina: Intervento Chirurgico a sua insaputa all’Icot. 70enne Di Formia, risarcita

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Una donna di 70 anni di Formia si è sottoposta a un intervento chirurgico al braccio sinistro presso l’Icot di Latina nel maggio 2018. L’intervento, inizialmente prospettato come una semplice reinserzione del tendine sovraspinoso, si è concluso con la recisione di un tendine sano, il CLBB.

La paziente, anch’essa medico, assistita dall’Avvocato Luca Cupolino, ha scoperto solo al momento delle dimissioni di essere stata sottoposta a un intervento diverso da quello previsto. Ha quindi citato in giudizio la società proprietaria dell’Icot, la Giomi spa, e l’ortopedico che l’ha operata.

Il tribunale di Latina ha condannato la Giomi spa e l’ortopedico a risarcire la donna per i danni subiti, tra cui la diminuzione della forza del braccio sinistro, i dolori frequenti e il danno estetico. Una sentenza importante, quella del tribunale di Latina perché conferma il diritto che i pazienti hanno di essere informati in modo esaustivo e trasparente, sugli interventi chirurgici a cui saranno sottoposti.

Nel caso specifico, la paziente è stata vittima di una grave violazione degli obblighi di perizia e diligenza da parte del medico, che non ha informato la donna dell’intervento aggiuntivo che avrebbe eseguito, né fornito alcuna spiegazione del perché fosse necessario. I legali della “Giomi spa”, gli avvocati Maria Ester Balduini e Simonetta De Carolis, avevano sottolineato l’”insussistenza di nesso di causalità e di responsabilità medica”.La sentenza del tribunale di Latina è un importante precedente per tutti i pazienti che subiscono danni a causa di errori medici.


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