Latina: Sanità, al Goretti inaugurato il nuovo reparto di Emodinamica e la nuova unità di Terapia intensiva cardiologica

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Alla presenza del direttore generale della Asl Silvia Cavalli e del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, si è tenuta l’inaugurazione del nuovo reparto di Emodinamica e nuova unità di Terapia intensiva cardiologica UTIC dell’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina. La cardiologia, già eccellenza dell’ospedale di Latina, ha ora a disposizione una struttura moderna e tecnologicamente avanzata.

All’inaugurazione era presente anche il primo cittadino di Latina, Matilde Celentano: “Ringrazio il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca per l’attenzione rivolta al territorio di Latina, all’ospedale Santa Maria al Goretti dove è previsto un potenziamento dei reparti, ma anche all’accelerazione data all’iter per la realizzazione del nuovo policlinico a Borgo Piave. Da parte della città che amministro vorrei anche rivolgere i complimenti alla direttrice della Asl Silvia Cavalli e a Francesco Versaci, alla direzione del reparto di Cardiologia di Latina, che rappresenta un fiore all’occhiello per la sanità pontina. Come ricordato questa mattina, è infatti primo in Italia per la cura dell’infarto e uno dei primi in Europa.

Colgo l’occasione per anticipare che il Comune di Latina nel 2017 ha aveva avviato un protocollo d’intesa, “Latina città cardioprotetta”, trovando il consenso unanime del consiglio comunale. Quell’importante protocollo da tutte le parti politiche sostenuto era però scaduto e, per questo, con una determina dirigenziale dello scorso luglio è stato approvato un impegno di spesa per la manutenzione dei 10 defibrillatori, per la successiva riattivazione e la ripresa del protocollo con la riattivazione.

Il protocollo “Latina città cardioprotetta” è infatti fondamentale per salvare vite umane e noi crediamo fortemente nel progetto. Si tratta di un altro tassello importante ai fini del controllo del territorio nel tema della cardioprotezione che consentirà, anche  in sede extraospedaliera, di intervenire per il salvataggio di vite umane in maniera precoce. Infatti, in caso di arresto cardiaco, anche personale non medico che abbia svolto corsi di formazione specifica potrà intervenire ed essere fondamentale in prima battuta in attesa di soccorsi avanzati”.


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