I lavori dal consorzio di bonifica dell’agro pontino sono stati effettuati, finalmente dopo anni di richieste e preghiere da parte di tutti. Ora comunque dopo la pulitura, necessaria ed imprescindibile, una serie di cose non sono ancora ad hoc nella borgata di Sermoneta Scalo in primis, da specificare:
1. I canali interni alla Diga (l’invaso/bacino di raccolta e decantazione per l’acqua) non sono stati ripuliti sul canalone che và su verso i monti Lepini e Bassiano c’è letteralmente di tutto (piante, arbusti, sassi, canne) ad ostruire il normale deflusso delle masse d’acqua eventuali, il canale che scende giù adiacente l’abbazia di Valvisciolo è completamente immerso nella vegetazione;
2. Il canale che scorre verso il basso dalla diga incanalando l’acqua dalla chiusa del ponte il fosso Badia non è stato ripulito e anche lì c’è il caos e di tutto che fa attrito all’acqua, il canale laterale di sopra/lato che si collega poi al fosso Badia è allo stato brado e primitivo invaso di canneti;
3. I fondali della Diga e del canale Acque Alte (detto canale Mussolini) si sono rialzati con gli anni (non avendo mai avuto opportuna manutenzione in merito) con cumuli di terra, sassi, ciottoli, sterpaglie che andrebbero raschiati e rimossi perchè di intralcio ad eventuali masse di acqua che in arrivo potrebbero esondare con maggiore facilità, non contenendola tutta chiediamo che almeno nelle zone delle briglie di contenimento, la parte adiacente alla briglia del canale Mussolini e l’invaso interno della Diga fossero opportunamente ripuliti nei fondali e nei letti rialzatisi oramai di metri e non centimetri, chiediamo a viva voce un lavoro di prevenzione Idraulica e Bonifica con manutenzione appropriata associata ad un progetto PAI regionale (piano stralcio localizzato – piano anti inondazione con eventuali idrocostruzioni atte a prevenire allagamenti e rischi esondazione, se necessarie anche piccole casse di espansione, di contenimento e possibile inserimento di sfioratori di piena contro gli allagamenti), inoltre, il ponte sulla diga che attiva la chiusa per incanalare l’acqua inizia a dare segni di cedimenti col cemento e si vedono le strutture di ferro sottostanti al cemento caduto tutte arrugginite e probabilmente andrebbe fatta un po’ di manutenzione anche la chiusa, il lastrone di ferro è arrugginito dal tempo e dall’usura.
Ricordo che nonostante il Consorzio di bonifica pontino e l’ANBI (associazione nazionale bonifiche irrigazioni e miglioramenti fondiari) non considerino a rischio il nostro territorio (o comunque pare sia compreso in un rischio minimo ad impatto idrogeologico non di classe A nonostante nel lazio il 78% dei comuni è considerato a rischio idro-geologico serio) abbiamo avuto allagamenti e alluvione nel 93 (con gravi danni alle abitazioni) con sfiorata tragedia di morti in quanto l’argine laterale al ponte/chiusa della Diga è franato con la forza dell’acqua portandosi giù gli alti alberi che all’epoca lì insistevano, ed un’altra sfiorata tracimazione nel 64 anche oltre a quella dei mesi scorsi del 2014 in giugno quando un’abitazione si è anche allagata. L’ANBI (associazione nazionale che tutela gli interessi dei consorzi di bonifica occupandosi di suolo, irrigazioni, sicurezza idraulica, salvaguardia ambientale) si dovrebbe attivare per assicurare progetti di prevenzione sicura contro tracimazioni dei canali di certo in concertazione con i Comuni ed i suoi uffici Tecnici, le province, la protezione civile, le associazioni territoriali ed i cittadini e tutelare il territorio, il paesaggio, l’agricoltura e tutti i cittadini e speriamo ci siano finanziamenti atti a fare questo.
Antonietta Pagani
SEL
Delegata comunale alla Tutela del paesaggio Sermoneta.
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