LAZIO. OK CONSIGLIO A SEMPLIFICAZIONI PER GESTORI STRUTTURE TURISTICHE

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Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd), ha approvato a maggioranza la proposta di legge che contiene ‘Disposizioni di semplificazione relative alle strutture ricettive’ e modifica la normativa regionale sull’organizzazione del sistema turistico laziale.

Grazie alla legge approvata oggi l’esercizio dell’attività alberghiera, extralberghiera e all’aria aperta non è più subordinato al rilascio di autorizzazione da parte del Comune, bensì alla presentazione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) allo sportello unico per le attività produttive (SUAP), ove costituito, del comune competente. La SCIA abiliterà la struttura ricettiva a effettuare la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate e alle persone ospitate in occasione di manifestazioni e convegni; la vendita di giornali, pellicole fotografiche e di registrazione audiovisiva, strumenti informatici, cartoline e francobolli; la gestione di attrezzature a carattere ricreativo. Consentirà, infine, di esercitare la somministrazione di alimenti e bevande anche nei confronti di persone non alloggiate, compreso l’esercizio delle attività legate al benessere della persona o all’organizzazione congressuale.

Con il testo approvato, inoltre, si sostituisce la comunicazione preventiva alla Provincia dei prezzi praticati con l’obbligo di esporre “in modo ben visibile al pubblico nelle stanze e all’ingresso della struttura, nonché sui siti web e le pagine web delle strutture stesse, i prezzi praticati nell’anno di riferimento al fine della loro verificabilità da parte degli utenti”. Spetterà ai Comuni fornire ai gestori le tabelle riepilogative dei prezzi, verificare l’avvenuta esposizione e applicare le relative sanzioni.

Accolti alcuni emendamenti presentati dal consigliere Francesco Storace (La Destra Storace verso Alleanza Nazionale), tra cui quello che prevede che la SCIA sia presentata “all’ufficio comunale competente in materia di attività produttive” laddove il SUAP non sia costituito e quello che stabilisce che il termine per sanare eventuali carenze o irregolarità tecnico-amministrative non sia superiore a trenta giorni.

“La legge mira a introdurre nell’ordinamento regionale alcune semplificazioni procedurali che possono agevolare gli operatori del settore e al contempo tutelare gli utenti – ha spiegato nell’illustrazione del testo il consigliere Eugenio Patané (Pd)primo firmatario – Le modifiche appaiono opportune alla luce dei cambiamenti che hanno interessato il mercato turistico-alberghiero, retto da una grande flessibilità dell’offerta”. Parere favorevole è stato espresso dall’assessore alle Attività produttive Guido Fabiani “perché avvia un importante processo di semplificazione delle norme, che servirà a rendere più efficace, efficiente e trasparente il sistema delle imprese”. Hanno dichiarato voto favorevole i consiglieri Gianluca Perilli (M5S), Olimpia Tarzia (Lista Storace), Michele Baldi (Lista Zingaretti), Marco Vincenzi (Pd),Antonello Aurigemma (Pdl), Gino De Paolis (Sel), Riccardo Valentini (Per il Lazio) e Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia). Astenuto il consigliere Storace, che ha sottolineato l’approvazione di alcuni suoi emendamenti, “ma non quelli più significativi”. In particolare il Consiglio ha respinto a maggioranza tutte le modifiche che, in vista di una possibile abolizione delle Province, ne trasferivano le funzioni in materia turistica ai Comuni.


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