L’intervista della settimana …. “Alessandro Parisella tra passato e presente”

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SPORT: In vista della delicata sfida tra l’Itri Calcio di Mister Giorgio Minieri, capolista del Girone D di Promozione e la Mistral Città di Gaeta allenata da Mister Alessandro Parisella ex allenatore proprio dell’Itri, abbiamo incontrato il tecnico dei gialloblù per un’intervista a trecentisessanta gradi.

Dopo gli eccellenti risultati raggiunti ad Itri e con la Berretti del Fondi, come mai uno come Parisella resta senza panchina ad inizio stagione?
“Non è stata una mia scelta, l’Unicusano mi aveva riconfermato, poi a giugno è cambiato tutto, hanno deciso di andare a Terni ed è saltato tutto. Ovviamente ci sono rimasto male perché avevo iniziato a preparare un certo tipo di lavoro. Ho anche rinunciato ad altre chiamate perché fino a giugno ero convinto di restare a Fondi”.

Poi è arrivata la Mistral. Come mai ha scelto si sposare questo progetto?
“Non sono le categorie che fanno gli allenatori, questo lo dico sempre, ma le società e le persone con cui lavori ed io qui ne ho trovate di fantastiche. Mi hanno chiesto di far crescere l’ambiente non solo dal punto di vista tecnico, ma dando la mia professionalità”.

Sotto la sua gestione sono arrivati 5 risultati utili consecutivi e appena 3 gol subiti. Da cosa è partito il suo lavoro al suo arrivo alla Mistral?
“Per prima cosa ho dovuto capire dov’ero. Mi sono dovuto adeguare ai ragazzi che ho trovato e, devo dire, ne ho trovati alcuni che conoscevo già. Abbiamo lavorato più sulla testa che su altro all’inizio, siamo andati un po’ a rilento. Poi piano piano abbiamo iniziato ad inserire lavoro di tipo diverso e ho cercato di portarli verso le mie idee”.

Quali sono state le difficoltà che ha trovato arrivando in corsa?
“La prima è stata senza dubbio quella del diverso carico di allenamento. Ero abituato a fare quattro allenamenti a settimana, invece sono passato ai tre. Il lavoro è proceduto un po’ a rilento come ho detto”.

E invece qual è l’aspetto migliore che ha trovato?
“La disponibilità. Ci sono ragazzi che hanno giocato ad alto livello e si sono subito calati nella nuova realtà. Ho trovato molta disponibilità e questo mi ha da subito facilitato le cose. Ci abbiamo messo meno tempo a raggiungere certi obbiettivi. Siamo cresciuti molto dal punto di vista qualitativo da quando sono arrivato. Adesso abbiamo bisogno di fare tre, quattro partite importanti per vedere se siamo pronti a fare un campionato di alta classifica”.

Quindi è questo l’obbiettivo della Mistral?
“È presto per gli obbiettivi, ma sì, vogliamo fare un campionato di alta classifica. La squadra è stata presa in corsa, ci vuole tempo”.

Domenica è arrivato il primo stop, nonostante una grande partita contro una delle prime della classe.
“Stiamo crescendo domenica dopo domenica. A prescindere dal risultato negativo abbiamo espresso un ottimo calcio sotto tutti i punti di vista. Abbiamo solo il demerito di non aver fatto gol. Stiamo lavorando su quest’aspetto e su queste situazioni, perché lavorando si può sempre migliorare”.

Domenica prossima invece ci sarà un doppio derby. Uno, quello classico, tra una squadra di Itri ed una di Gaeta. Il secondo è tutto suo, visti i suoi recenti trascorsi. Quali sono le sue sensazioni?
“Per quanto riguarda l’aspetto emotivo, è normale essere emozionati. Dopo quattro anni ad Itri, andare a giocarci contro, so che incontrerò tanti amici con cui abbiamo condiviso quattro anni importanti. Ma quando l’arbitro fischia, tutto cambia. Si deve far bene nei 90 minuti che ci aspettano, incontreremo i primi in classifica. Dovremmo fare una partita di livello più alto rispetto al solito”.

di Davide Guzzardi


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