Maltempo, la Giunta municipale di Formia ha dichiarato lo stato di calamità dopo l’ennesimo nubifragio del 19 novembre. 43milioni di Euro per danni e messa in sicurezza

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Sott’acqua la frazione di Penitro, allagamenti ovunque tra cui zone di Mola, Rio Fresco e Via Gramsci. L’intenso acquazzone che si è trasformato in una vera e propria bomba meteorologica, comprese le ormai classiche colate di fango che vengono giù da un territorio devastato da urbanizzazione selvaggia e incendi estivi.

Il 19 novembre, sembrava di vedere lo scenario del 29 settembre scorso quando un’altra bomba d’acqua e altro fango interessarono gravemente Santa Maria La Noce, le zone di Vindicio e Scacciagalline.

Ora, la Giunta del Sindaco Gianluca Taddeo, con un provvedimento identico a quello che fu conseguente al disastro di fine settembre, chiede di nuovo alla Regione Lazio di dichiarare lo stato di calamità per tutti i danni subiti dai cittadini e dai titolari di attività produttive, specialmente nel settore agricolo. Le zone più colpite, secondo il provvedimento dell’esecutivo Taddeo, sono state quelle interessate dallo straripamento dei canali di scolo: le aree di di Varavalle, la collina di Sant’Antonio, ancora Santa Maria La Noce, San Giuseppe Lavoratore, il torrente di Rio Fresco, le frazioni di Castellonorato, Trivio, Maranola e Penitro.

La Giunta ha votato questa delibera, ieri 28 novembre, sulla scorta della relazione tecnica, con tanto di foto allegate, redatta dal Dirigente dei Lavori Pubblici, Giuseppe Caramanica.

Nel documento preparato dal Dirigente si legge che sono stati accertati 800 millimetri di pioggia nell’arco di 4 ore, con un’intensità media pari a 200 mm/h nella stazione metereologica di Castellonorato: quello che si può chiamare un vero e proprio ingente quantitativo di acqua caduta nell’area di Formia.

L’evento calamitoso ha interessato una serie di strade, piazza, abitazioni private, esercizi commerciali, aziende produttive e agricole con riversamento di acqua misto a fango, residui legnosi, rocce oltre che di frane diffuse lungo gli argini dei torrenti più colpiti. I tecnici del Settore Lavori pubblici del Comune di Formia, insieme ai volontari della Protezione Civile locale e dei Vigili del Fuoco sono intervenuti immediatamente per la verifica dei danni provocati. Tra quelli più gravi ci sono: cedimenti di alcuni muri di contenimento; inondazioni degli ambienti posti a quota seminterrata del Condominio “la Valle” al civico 26; crollo parziale di una parete divisoria posta tra due box del Condominio “la Valle”; cedimento di parte della pavimentazione del piano interrato dell’appartamento sito al civico 20; cedimento del muro di contenimento del terreno di pertinenza del Condominio l’Abete al civico 24.

Oltre alle imponenti colate di fango, frascame, residui legnosi e materiali rocciosi riversatesi su strade,
abitazioni, aree pubbliche e proprietà private nelle aree periferiche, la relazione segnala il cedimento di alcuni tratti di strada e di alcuni muri di contenimento di strade pubbliche e private quali via Mafalda di
Savoia e Via Carlo Filosa.

Il ripristino di tutte le infrastrutture coinvolte e danneggiate dall’emergenza vengono stimate in 2.150.000 euro così riassumibili: pulizia detriti alveo torrente Rialto € 650.000,00; pulizia detriti alveo Rio Fresco € 500.000,00; pulizia detriti alveo affluenti Rio Santa Croce € 350.000,00; pulizia detriti alveo Acqualonga € 150.000,00; pulizia detriti alveo Sant’Angiolillo € 100.000,00; pulizia detriti alveo Bocca di Rivo € 250.000,00; Rifunzionalizzazione e pubblica illuminazione € 150.000,00.

Una somma imponente, quella degli oltre due milioni, ma che scolora rispetto alla stima per gli interventi di mitigazione del rischio che sarebbero necessari a mettere in sicurezza il territorio di Formia.

Una stima che comprende anche gli interventi in corso presso l’ente e già finanziati e, naturalmente, gli interventi progettati aventi ad oggetto la tipologia di mitigazione. In tutto, secondo il Comune di Formia, si arriva alla somma “monstre” di 40.500.000 euro (parte di tali interventi sono ricompresi nella richiesta di calamità del 29 settembre 2022): Barriere paramassi Monte d Mola – Via Gramsci € 7.500.000,00; Ripristino e rifunzionalizzazione torrente Rialto: € 17.500.000,00; Completamento intervento Rio Fresco II lotto € 4.500.000,00; Completamento intervento Bocca di Rivo € 6.250.000,00; Messa in sicurezza bacino Sant’Angiolillo – salso € 3.500.000,00; Ricostruzione viabilità € 1.250.000,00.

A questa cifra si aggiungono nel computo altri 300mila euro per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e paesaggistici e dal patrimonio edilizio.

Dunque, tra danni reali al territorio e alle infrastrutture, oltreché ai lavori di prevenzione, il Comune di Formia dovrebbe impiegare, secondo i calcoli, la somma di quasi 43 milioni di euro: per l’esattezza 42.960.000 euro.

Fonte: LatinaTu


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