Le ville romane sul litorale formiano tra economia e paesaggio
di Salvatore Ciccone
Sintesi dell’intervento che si terrà il 27 agosto alle ore 19:30
Formia antica con il suo pur circoscritto ambito territoriale rappresentò una eccellenza nelle risorse naturali fin dalla romanizzazione contestuale al passaggio della via Appia nel 312 a.C.: fu infatti vantaggioso nodo di scambio marittimo protetto dalla penisola di “Cajeta” e da cui deriverebbe lo stesso nome di “Formiae” dalla pronuncia del greco “hormiai”, approdi.
In questa condizione si ebbe il proliferare delle ville, organismi produttivi e di commercio dove si distingueva una “pars rustica” e una “pars urbana” devoluta a residenza del proprietario. Quest’ultima sarà quella sviluppata e incrementata di numero dalla fine della Repubblica al medio Impero a soddisfare l’otium, il colto riposo lontano dalla calca rumorosa e dagli olezzi di Roma, ricercando siti fascinosi e significativi nei paesaggi che evocavano miti anche riferiti alla stessa origine del popolo romano, come proprio offriva la costa di Formia che si qualificava con quella partenopea tra le più ricercate dell’Urbe.
È in questa situazione che si esperisce l’architettura in innovative soluzioni anche nel riproporre quelle funzioni che nella città si rendevano necessarie all’esibizione della “dignitas” del patriziato, alle discussioni politiche, accompagnate da convivi e ad evasioni artistiche e filosofiche.
Nell’arco più interno e riparato del golfo sono le “villae maritimae” a rappresentare più che un ambito privato gli elementi strutturanti del territorio come una ‘città diffusa’, poste a diretto contatto con le acque, arricchite da impianti di piscicoltura e con autonomi approdi, oppure integrate ai supporti logistici delle infrastrutture pubbliche portuali, alle quali concorrevano nel conferirne l’aspetto scenografico.
Tra i più eminenti proprietari di ville fu Cicerone, dove venne ucciso dai mandatari di Marco Antonio il 7 dicembre del 43 a. C.; non di meno ebbero adeguate dimore gli imperatori, anticipate per vastità dalla villa di Mamurra nativo di Formia, amico e prefetto dei genieri di Giulio Cesare.
La visitazione di questi luoghi in quell’epoca rappresenta il motivo della scelta per la manifestazione del Blue Med Economy, mirato allo sviluppo dell’economia del mare nel corretto rapporto tra ambiente e attività umana; parimenti rappresenta una nuova opportunità di rinnovato impulso per Formia, così come viene offerto dai documenti storici parte del paesaggio dai quali si possono ricavare utili saperi e consapevolezza per un rinnovato equilibrio nel miglioramento.
Sono uno dei titolari dell’emittente e sono anche conduttore di vari programmi.
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