Un’insolita richiesta è stata fatta alla Sig.ra D.S. G. di Tufo commerciante per un pagamento inevaso dei contributi INPS risalente all’anno 2009, una situazione a dir poco paradossale». La signora è risultata essere debitrice di una di quelle monetine così piccole che quasi nessuno, ormai, le usa più. Praticamente un centesimo. Infatti tramite una cartella esattoriale a firma di un funzionario dell’Agenzia di riscossione Italia Sud S.p a., gruppo Equitalia alla signora le è stata notificata la predetta somma a debito verso l’erario. Presto detto, a Formia presso gli sportelli della società di riscossione, non ci sono dubbi la signora D.S.G.sarebbe debitrice della cifra di un centesimo dovuta per “pagamento inevso per contributi INPS” per l’anno 2009». « A consultare con attenzione l’“estratto di ruolo” consegnato alla signora D.S.G tuttavia, si trovano altri dati curiosi. Perché se il credito ammonta a 0,01 centesimo di euro, alla voce «diritti di notifica» corrisponde la somma di 5,88 euro. Insomma, l’istruttoria necessaria a calcolare il credito di un centesimo è costata 5 euro e 88 centesimi.. Tanto che, sommando le due voci, quanto dovuto a Equitalia è esattamente 5,89 euro. Certamente non è un caso isolato infatti la cronaca è piena di casi simili dove per i contribuenti è andata anche peggio. Tutto sommato al centesimo si sono aggiunti solo i diritti di notifica. Un fatto certamente fastidioso sicuramente molto più della piccola monetina.
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