Minturno: . Il Comune, dopo la revoca del comodato d’uso gratuito dei locali “Casa del bambino” presenta il progetto di realizzazione di un’area ludica dietro l’oratorio della Chiesa di Sant’Albina di Scauri. “Minturno Libera”si interroga sull’utilità di chiudere alcuni centri di aggregazione e poi farsi vanto di aprirne di nuovi.

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È sempre tempo di spot per l’attuale Amministrazione. La Giunta, circa una settimana fa, ha annunciato di aver approvato il progetto esecutivo di fattibilità tecnico-economica che consentirà la realizzazione di un’area ludica nello spazio retrostante l’oratorio della Chiesa di Sant’Albina di Scauri.

Minturno Libera è a favore dell’apertura e della creazione di nuovi spazi per l’aggregazione di giovani e meno giovani, tuttavia mal comprende le scelte politiche prese da questa Giunta illuminata. 

Come dimenticare “lo sfratto della vergogna” perpetrato nel mese di Gennaio 2020 ai danni della Parrocchia di Maria SS. Immacolata di Scauri, quando, con un preavviso inferiore a 20 giorni, l’Amministrazione ha avocato a sé l’ex struttura data in concessione alla stessa Parrocchia.

In tale struttura erano attive proficue attività parrocchiali che sono state, improvvisamente, interrotte e che coinvolgevano centinaia di bambini, anche disabili, ed adulti: scuola di musica, corso di inglese e spagnolo, corso di ballo, corso di mutuo ascolto per persone disabili. Insomma, tutti progetti di utilità e inclusione sociale. Inoltre, bisogna sottolineare che quei locali venivano utilizzati anche, come aule di catechismo per i bambini disabili, dato che si trovavano a piano terra.

Con un colpo di spugna, l’Amministrazione ha revocato il comodato d’uso e riottenuto la struttura. Tutto questo senza alcuna concertazione con la comunità parrocchiale e le famiglie che avevano iscritto i propri figli ai vari corsi.

Minturno Libera si è da subito operata, raccogliendo circa 500 firme in appena 3 giorni, volte ad richiedere un passo indietro da parte dell’Amministrazione o quantomeno che i corsi pendenti potessero essere portati a termine. Così non è stato, ed ad aggravare la posizione è sopraggiunta la pandemia. Peraltro ad oggi, a distanza di oltre un anno dallo sfratto, la struttura non risulta essere stata ri-assegnata.

Il movimento si interroga sull’utilità di chiudere alcuni centri di aggregazione e poi farsi vanto di aprirne di nuovi.  Minturno Libera si batterà per creare nuovi luoghi di aggregazione senza intaccare le realtà già esistenti e funzionanti, magari incentivando e migliorando i servizi forniti dalle varie parrocchie del Comune senza alcuna differenza di sorta.


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