CasaPound nel silenzio generale e tra i proclami dell’amministrazione interviene sulla questione della pista ciclabile, il progetto che sembra ormai in dirittura d’arrivo presenta tuttavia diverse criticità, che gli attivisti del movimento grazie al confronto avuto con i residenti di via Cristoforo Colombo vogliono portare a conoscenza di tutta la cittadinanza. A parlare a nome del movimento è il leader minturnese, Marco Moccia, il quale afferma: partendo dal presupposto che siamo favorevoli alle piste ciclabili, riteniamo doveroso dare voce a chi in tutto questo contesto non è stato per nulla ascoltato, mi riferisco ovviamente ai cittadini minturnesi e soprattutto a quelli residenti in via Cristoforo Colombo. Ritengo -prosegue Moccia- che decisioni come questa della pista ciclabile debbano essere il risultato di un sereno confronto tra l’amministrazione ed i comitati di cittadini, non si possono imporre delle scelte senza consultare prima i territori, il progetto che il comune vuole portare avanti secondo il nostro ed il parere di molti cittadini và rivisto e migliorato, ora capisco la fretta del comune nell’avere finanziamenti, ma ripeto, secondo me ed il mio movimento la politica deve ascoltare e confrontarsi con i cittadini, i quali non possono essere considerati come soldatini che devono obbedire a qualsiasi tipo di decisione. Abbiamo un lungomare bellissimo che potrebbe essere sfruttato interamente per fare una grande pista ciclabile sul modello di molte città europee come Nizza, senza intaccare il traffico urbano o i parcheggi. In alternativa invece di fare una mini pista ciclabile -continua Moccia- si potrebbe finalmente riqualificare la zona di Pantano Arenile e fare lì la pista ciclabile. Mi permetto di sottolineare-conclude Moccia- che questi sono dei semplici suggerimenti, frutto del confronto con i cittadini, speriamo che l’amministrazione comprenda celermente che riversare il traffico su Via Cristoforo Colombo è un qualcosa di delirante considerando le dimensioni della suddetta strada e la presenza di impianti di gas. Ci auguriamo perciò che dopo questo nostro intervento l’amministrazione organizzi un’assemblea pubblica con i comitati ed i cittadini al fine di dare il via ad un sereno confronto che porti ad una decisione partecipata e concertata. Se ciò non dovesse avvenire sarà l’ennesima dimostrazione della lontananza dell’amministrazione dalle esigenze dei cittadini ed a quel punto come CasaPound ci muoveremo di conseguenza per tutelare i cittadini di via Cristoforo Colombo, che non sono di certo cittadini di serie b.”
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