L’argomento del recupero dell’ex Sieci è stato posto in discussione in consiglio comunale grazie ad una mia precisa interrogazione. Durante l’assise, l’assessore Saltarelli disse che entro dicembre 2013 occorreva presentare il progetto preliminare del recupero per poter sbloccare 10 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture. Su mia iniziativa, dopo dieci anni, fu anche attivata la commissione Ismef, prevista già nella convenzione originaria, che doveva seguire passo passo la realizzazione del progetto.
Ad oggi, purtroppo, dopo 8 mesi questa commissione non si è mai riunita né dalla maggioranza provengono notizie circa il progetto di recupero e il mantenimento del finanziamento. Insomma, anche in questo caso silenzio e immobilismo assoluto, che da due anni a questa parte caratterizzano l’operato di questa amministrazione. Graziano e Saltarelli non si preoccupano neanche di far partire quei cantieri coperti da finanziamento pubblici e che potrebbe dare un minimo di sprint all’economia locale.
Credo che dopo 13 anni di affidamento sia arrivato il momento di capire se il progetto dell’Università del Mare, portato avanti dall’Ismef con soldi pubblici, sia oggi ancora realizzabile. In caso contrario, ritengo che sarebbe opportuno rivedere i rapporti con l’Ismef. L’istituto potrebbe continuare ad usufruire del Castello Baronale per il proseguo delle attività di formazione in itinere, mentre il Comune si riapproprierebbe dell’ex Sieci dando luogo ad un concorso di idee internazionale per lo sviluppo dell’area. In questo modo si potrebbe avviare a nuova destinazione e rivitalizzare lo sviluppo economico del nostro litorale.
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