Il Comune dopo circa 70 giorni di chiusura del recinto con cancello chiamato ” isola ecologica” si decide ad emettere l’impegno di spesa per adeguamento e messa a norma del CCR (isola ecologica di via Mendrella di 21.000 euro con determina numero 1713 dell’Ufficio Tecnico Servizio Manutentivo. Una spesa che poteva essere risparmiata ai cittadini di Monte San Giovanni Campano se il comune avesse preso in considerazione le doglianze di Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano che dipinse quella struttura pubblica come “nata zoppa” , inadeguata, disallineata con le 3R per i rifiuti e con l’economia circolare . Il sodalizio ambientalista Monticiano ritiene che i 21.000 euro per mettere a norma la struttura pubblica saranno soldi spesi male perché l’isola ecologica resterà troppo piccola per il numero totale dei Monticiani che sono 12228 e di fatto sarà impossibile realizzare le 3R per i rifiuti per mancanza di spazi. In quell’isola ecologica (presunta tale) , infatti, è stato fatto solo il recupero per il riciclo delle materie prime seconde , non è mai partita nessuna iniziativa per il riuso e neppure per la riduzione dei rifiuti. Quindi se non si cambierà modo di fare non ci sarà nessun beneficio sulle bollette dei cittadini e alle economie comunali anche perché ad oggi è ignoto il destino del denaro incassato dalle materie prime seconde dalla raccolta differenziata come la carta, la plastica, il vetro, gli ingombranti e i RAEE. I magnifici amministratori comunali potranno verificare le dimensioni insufficienti di quella struttura recandosi nei comuni limitrofi che hanno popolazione simile o anche più piccola per rendersi conto che il Centro Raccolta Rifiuti di Monte San Giovanni Campano potrebbe risultare proporzionato solo per agli abitanti di UNO dei 6 centri abitati Monticiani. Pur volendo adeguare la struttura esistente alla normativa non si può certo creare una dimensione parallela ed infatti dopo aver speso ulteriori 21.000 euro di denaro pubblico quell’isola ecologica “mignon” non potrà mai offrire un servizio adeguato a TUTTI i Monticiani per mancanza di spazio . Rimarranno alcune criticità che sono assurde anche per chi di mestiere non è Ingegnere e non fa il tecnico comunale ed infatti quella struttura rimarrà senza parcheggi esterni e interni, continuerà ad avere un’entrata carrabile pericolosa, le aree di conferimento dei rifiuti resteranno inadeguate per mancanza di superfici da utilizzare. Si distende un velo pietoso sui bagni di quella struttura nata nel 2020, e visti i pregressi storici del comune con i servizi igienici, si spera che finalmente quell’isola ecologica sarà dotata di bagni decorosi e anche di un idoneo casotto per chi ci lavora che non somigli più ad una cuccia per cani di grossa taglia. Fare Verde continuerà la sua vigilanza sulla struttura e soprattutto sulle condizioni per chi ci lavora che dovranno essere decorose e sicure. Ci saremmo risparmiati anche questo ma non ci piacciono quelli che dicono di essersi impegnati a contrastare i voli pindarici della passata amministrazione comunale ma poi riescono a fare qualcosa per migliorare le condizioni solo se costretti . Per ultimo si spera che la Magistratura Frusinate abbia preso in considerazione la denuncia presentata dal presidente provinciale di Fare Verde che dall’inizio ha considerato quella struttura pubblica , “che ha più telecamere di Fort Knox” , costruita senza “arte scienza e conoscenza” (Cit. Dante Alighieri) , senza nessuna prospettiva unificatrice per l’armonia e la coerenza con cui si dovrebbero combinare le conoscenze scientifiche , i canoni estetici e l’indispensabile sostenibilità.
Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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