Sono passate ancora troppe poche ore, lo shock continua ad essere palpabile tra le strade di Penitro dopo quanto successo a Michela Minchella.
Dolore enorme, accompagnato da tanti interrogativi su cosa si poteva fare e non è stato fatto per prevenire. Sul perchè, a distanza di un anno da un similare episodio nei pressi di quelle maledette strisce pedonali, nessuno si sia attivato materialmente per impedire che episodi del genere si ripetessero. Questo il quesito principale che si pone la gente.
La SS 630 Formia-Cassino è tornata nell’occhio del ciclone nel tardo pomeriggio di mercoledì 20 gennaio, ma tutta la zona ha deciso di far sentire la propria voce non solo per star vicina alla famiglia di una povera ragazza che stava solo attraversando sulle strisce pedonali dopo esser scesa dal pullman.
Già dalla serata di ieri si vociferava di un’iniziativa popolare, cosa poi confermata nella giornata di oggi, volta a chiedere migliorie stradali in quel tratto così problematico. Come è possibile leggere dal manifesto affisso e mostrato nella foto allegata, lunedì è in programma una protesta pacifica che partirà dalle 7.30 dalla piazza del Buon Pastore per poi proseguire con un momento di raccoglimento e concludersi con un dibattito aperto a tutti su cosa fare e come farlo.
Intanto, è partita una raccolta di firme per sensibilizzare le autorità competenti verso questa vicenda che sta trovando l’avallo di persone anche esterne al quartiere e alla casistica specifica.
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