SPORT: Quando la passione è davvero forte tutti i pensieri che si affollano nella mente vengono spazzati via, nel momento in cui ti “tuffi” nella tua impresa; un’impresa che tutti credevano impossibile, ma che alla fine diventa argomento e chiacchierata, tra sgomento ed ammirazione di chi prima quasi sorrideva all’idea.
Oggi, a distanza di qualche giorno da quella che all’inizio veniva considerata quasi una follia di un gruppo di matti, a tutti quelli che mi chiedono incuriositi ed un po’ ironici cosa spinge una persona a fare questo, rispondo che non c’è un perché nell’affrontare questi eventi ma solo l’umano ed ancestrale bisogno di sfidare se stessi.
Ogni volta che qualcuno mi domanda della traversata, con la mente ritorno a quel momento, alle 4,00 del mattino, quando il coach ci chiama avvisandoci che è giunta l’ora di tuffarci; scattiamo tutti in piedi, c’è un attimo di panico.
Per noi donne un unico assillante pensiero: il “costumone”, abbiamo solo venti minuti per infilarci quel castigo divino, quell’irritante indumento che, oggi, ha il solo scopo di salvarci da un eventuale urticante attacco delle meduse, invece, come per magia, il “costumone”, che solitamente si arresta alle ginocchia praticamente subito, miracolosamente sale ed in cinque minuti siamo pronte; usciamo in coperta, attorno il buio della notte, il freddo ci attanaglia la pelle; due pensieri: “l’acqua è ghiacciata” e “non si vede nulla”.
Tocca a me, mi tuffo e sono avvolta dal tepore del mare, che scioglie le mie tensioni, e dal suo colore “nero pece”, non si vede nulla tranne il led dell’imbarcazione che mi fa strada “Nuota e non pensare a nulla” mi dico “solo così potrai affrontare l’oscurità del mare”, ma alla fine ce la faccio, il mio compito l’ho eseguito a dovere, lo sguardo del coach e dei miei compagni è come un abbraccio, li sento che siamo davvero una squadra, un gruppo guidato da un’unica passione, il nuoto!
Il mio è solo un pezzetto del puzzle composto dalla nostra squadra, ma come un puzzle, quando tutti i pezzi vanno al loro posto, si compone l’opera d’arte e la nostra opera d’arte è stata la nostra impresa.
Grazie Coach per averci insegnato che nulla è impossibile se lo si vuole davvero e grazie di cuore ragazzi per avermi dato la possibilità di condividere con voi questa stupenda avventura.
Una nuotatrice
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