Vivere il mondo da una visione interiore: Annusare, assaporare l’esistenza senza poterne cogliere i colori ed i tratti definiti. Si ricostruisce all’interno della propria personalità un quadro del mondo basato su sensazioni, quelle immediate, primordiali che scaturiscono da un semplice odore, dallo sfiorare un volto di cui non si potranno mai descrivere le peculiarità. L’esistenza di un non vedente si basa sulla vita che si crea nell’intimo dell’anima e non sull’oggettività della realtà che a tutti è possibile riscontrare. “Per altri occhi” un docu-film diretto da Silvio Soldini e Giorgio Garini che sarà presentato in una proiezione unica in 30 sale italiane il 9 ottobre in corrispondenza della giornata mondiale per la cecità. Dopo la proiezione sarà trasmesso via satellite dall’Anteo Spaziocinema di Milano con la possibilità di discutere con gli attori i registi e con due grandi ospiti del mondo dello spettacolo e dello sport, Gianna Nannini e Giovanni Soldini. Condurrà l’evento Gianni Fantoni, che con la sua ironia e simpatia farà emergere riflessioni anche inaspettate sul tema della cecità. Questo film prende in esame le esistenze straordinarie di queste persone senza focalizzare l’attenzione sulle loro mancanze, ma su tutto quello che persone dotate di tutte le capacita sensoriali non riescono a cogliere. Un racconto vivace e sorprendente che fa riflettere, ridere e commuovere, che abbatte le barriere, fa cambiare il nostro sguardo nei confronti della diversità e che vuole insegnare a fronteggiare le piccole sfide d’ogni giorno in modo giusto. Lo spettatore assiste ad una specie di paradosso in cui queste persone fanno della loro debolezza una forza, un motivo in più. Scolpire statue di proporzioni perfette, andare in barca a vela, sciare, suonare, ricevere emozioni da un panorama che non si può minuziosamente descrivere è ancora possibile perchè il loro mondo è radicato all’interno e non aldilà dei loro occhi, gli stessi che non vedendo raccontano la vita. Un film nato per caso, dalla passione e dalla curiosità dei registi dopo aver conosciuto Enrico, un fisioterapista cieco, che è anche uno dei protagonisti, che li ha condotti a conoscere, a scoprire e indagare la vita di molte altre persone non vedenti, che nonostante siano diverse conducono un’esistenza nella maniera più normale possibile e sono felici. Storie da cui c’è molto da imparare, e proprio queste persone speciali che non ci vedono, ci permettono di cambiare il nostro sguardo di fronte alla vita e sul mondo vendendolo con altri occhi.
Martina Perucca
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