Le domande che si pongono i pescatori, e non solo loro, sono le seguenti:
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È vero che le Associazioni di categoria ricevono diversi milioni di euro in contributi pubblici per la gestione e per la promozione dell’attività della pesca e dell’acquacoltura?
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Quale percentuale di questi fondi viene assegnata direttamente agli addetti (pescatori)?
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Quali e quante sono le associazioni beneficiarie di questi contributi? Per quali importi?
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Come avviene la suddivisione di queste risorse sui territori regionali? E per quali iniziative?
Quanto spendono le Associazioni Nazionali per il loro mantenimento ordinario? E straordinario
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Quali sono i benefici diretti per i pescatori della piccola pesca? E quali quelli per la pesca meccanica?
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Quali sono le iniziative intraprese a favore dello spopolamento delle isole minori ( vedi Ponza e Ventotene)?.
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Quali sono le iniziative intraprese dal GAC Mar Tirreno e Isole Ponziane dalla sua costituzione?
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Quale parte della categoria è stata coinvolta nella progettazione e nella verifica delle necessità da parte del GAC sopra menzionato?
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E’ vero che i Comuni che presentano progetti sui bandi FEP possono raggiungere fino al 100% a fondo perduto del contributo erogato?
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E’ vero che nella Gestione dell’Area Marina Protetta di Ventotene i pescatori, quattro o cinque, potrebbero essere coinvolti in qualche iniziativa che permetterebbe loro di integrare il reddito e di fungere da vere e proprie sentinelle del mare come accade per le guardie ittiche?
A queste e ad altre domande forse qualcuno saprà rispondere.
Dott. Erminio Di Nora
Sono uno dei titolari dell’emittente e sono anche conduttore di vari programmi.
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