PIANO CASA: CONCLUSA LA DISCUSSIONE GENERALE

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Dopo la relazione dell’assessore all’Urbanistica, nel Consiglio regionale del Lazio, presieduto daDaniele Leodori, si è svolta la discussione generale sulle modifiche al piano casa.

Secondo Pietro Sbardella (Gruppo misto) restano molte perplessità sui rilievi mossi dal Governo: “Il ministero dei Beni culturali per due volte ha impugnato il piano casa della giunta Polverini. Si tratta di norme che cercano di risolvere i problemi del nostro territorio: penso ad esempio alla creazione dei bacini sciistici”.

Subito dopo è intervenuto Giuseppe Cangemi (Ncd): “Veramente deludente la relazione dell’assessore, appena sette minuti per un provvedimento che definite strategico. Questi due provvedimenti peggiorano il piano casa della giunta Polverini. Andavano coinvolti i territori non bisognava calare la legge dall’alto”.

“Ma quanto giova alla Regione rinunciare a questo contenzioso con il Mibac? – si è domandato nel suo intervento Giuseppe Simeone (Pdl-Forza Italia) – Forse una decisione della Corte costituzionale aiuterebbe a fare chiarezza sulle competenze in questa materia. Faccio notare inoltre che il piano casa scadrà il 31 gennaio 2015, che senso ha fare queste modifiche per pochi mesi?”.Fabio Bellini (Pd), al contrario, ha parlato di “una scelta precisa della giunta Zingaretti che ha cercato di trovare un punto di equilibrio tra esigenze differenti, la tutela dell’ambiente da un lato, la necessità di fare ripartire un settore importante dall’altro. Da qui la decisione di presentare queste due proposte distinte”.

“Finalmente oggi arriva in aula uno dei due provvedimenti sul piano casa – ha dichiarato Devid Porrello (M5S) – apprezziamo il lavoro che la giunta ha fatto: il piano casa ha prodotto dei punti oscuri nella legislazione che possono ancora fare danni. Abbiamo ancora qualche dubbio su alcune norme”.

“Su questa legge abbiamo fatto un lungo lavoro – ha spiegato Enrico Panunzi (Pd), presidente della commissione Urbanistica – abbiamo ascoltato più di 60 associazioni. La scelta è precisa: per non bloccare gli effetti del piano casa la giunta ha scelto una mediazione con il Mibac. In questa maniera abbiamo reso pienamente operativa una legge importante”.

“Io avrei scelto un’altra strada – ha replicato Adriano Palozzi (Pdl-Forza Italia) – evitando questa mediazione. La Regione non può essere il cameriere del Mibac, che non può invadere le nostre competenze ogni giorno”.


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