CULTURA: Primo appuntamento per la XXIV° edizione di “Libri sulla Cresta dell’Onda”, che ha già visto due personaggi di altissimo livello; sul palco allestito sul sagrato del Santuario della SS. Annunziata, il Presidente del Senato Pietro Grasso ed il Giornalista RAI Emilio Casalini hanno chiacchierato con Riccardo Campino, splendido padrone di casa.
Una serata in cui si sono ripercorsi quei drammatici anni bui in cui la mafia provò ad attaccare violentemente lo stato, con le stragi di Capaci e via D’Amelio, nel 1992 e quelli di Firenze, Roma e Milano nel 1993, quando la malavita organizzata alzò il tiro colpendo il nostro patrimonio artistico.
Il Presidente Grasso ha provato a strappare qualche sorriso, raccontando alcuni aneddoti legati alla sua attività di magistrato, quando era giudice a latere nel maxi processo, ma si è anche commosso, riparlando di Falcone e Borsellino, colleghi, ma soprattutto amici, con i quali Grasso ha condiviso i momenti di allegria, ma anche i momenti più importanti della lotta alla mafia, ed il cui pensiero apre una ferita nel suo cuore dell’ex magistrato, che porta con se il rimpianto di essere ancora vivo, un’emozione che Grasso porterà sempre con se sapendo che era il terzo a dover saltare in aria e che solo una serie di circostanze favorevoli hanno salvato la sua vita.
Altro interlocutore della serata il giornalista Emilio Casalini, reporter che, come ha detto Riccardo Campino, “ama mettere il naso dove c’è puzza”, un giornalista che si è occupato di diverse inchieste, che lo hanno portato, negli anni scorsi, a vincere il premio “Ilaria Alpi”, la giornalista uccisa in Somalia insieme al suo cameraman, mentre seguiva un’inchiesta su un presunto traffico di armi.
Casalini ha parlato di bellezza del patrimonioo artistico del nostro paese, un patrimonio che è la principale ricchezza che andrebbe maggiormente valorizzato coinvolgendo i giovani che sono il futuro del nostro paese, quegli stessi giovani che sono stati i destinatari della prefazione al libro del Presidente Grasso da parte del Presidente Mattarella, che scrive ai ragazzi nati dopo il 1992, cioè quei giovani che non hanno vissuto i momenti bui delle stragi di mafia.
La serata è stata aperta dalle note magiche di Giovanna Famulari al violoncello e Daniele Pozzovio al piano che hanno fatto da colonna sonora ad una serata ricca di emozioni, in uno dei luoghi più suggestivi del centro storico gaetano, mentre le forze dell’ordine in maniera discreta hanno garantito che la serata si svolgesse nella massima sicurezza.
Prossimo appuntamento, martedì 25 luglio ore 21,00 con un altro grande personaggio, sul palco di “Libri sulla Cresta dell’Onda” salirà Piero Angela che per la prima volta racconterà se stesso, a poca distanza dall’uscita della sua autobiografia.
di Enrico Duratorre
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