Fare Verde Provincia di Frosinone nell’ambito del programma ACQUA CHIARA per la vigilanza sui corsi d’acqua della Provincia di Frosinone ha presentato le osservazioni alla Procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ed in particolare ogni riferimento è stato scritto per il fiume Melfa che soffre una situazione gravissima. Il Dott. Marco Belli e la Dott. Manola Boccarossa entrambi dirigenti nazionali di Fare Verde hanno focalizzato le osservazioni sull’incidenza negativa relativa agli ecosistemi definendo la gestione della risorsa idrica innaturale e illegale in quanto il Deflusso Minimo Vitale del fiume Melfa non viene rispettato con danni irreparabili alla fauna e alla flora acquatica.
Fare Verde è andata oltre ed ha proposto l’adeguamento dei prelievi e rilasci a quanto stabilito dall’Autorità di Bacino consentendo così di ristabilire il Deflusso Minimo Vitale ad oggi non rispettati così come è indicato dalla “relazione preliminare idrogeologica allegata al Piano del PNALM”. L’associazione di protezione Ambientale ha ricordato che i valori del Deflusso Minimo Vitale anche del Melfa sono stati stabiliti nei vari piani approvati dal Consiglio dei Ministri, adottati dall’Autorità di Bacino con il parere favorevole del PNALM . Rimandare le verifiche per i regimi di prelievo di concessioni che potrebbero essere anche scadute potrebbe essere un modo per non intervenire come del resto è stato fino ad oggi.
Ad ogni problema ci deve essere una soluzione e c’è quindi la proposta di Fare Verde che chiede la modifica dell’ART. 16 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano con l’inserimento di due nuovi commi che possono difendere tutti i corsi d’acqua del PNALM. Vietare qualsiasi intervento che modifichi il regime naturale delle acque superficiali e sotterranee. Vietare altre derivazioni per scopi idroelettrici e irrigui.
Prevedere il monitoraggio obbligatorio e almeno semestrale per le concessioni, delle derivazioni e dei prelievi con la trasmissione di report all’Ente Parco e dove non sono presenti sistemi di misura prevedere che vengano installati.
Solo il monitoraggio attento e coscienzioso assicurerà il Deflusso Minimo Vitale ed eviterà le tristi foto pubblicate dal Sindaco di Roccasecca che più volte ha denunciato l’alveo del fiume Melfa completamente arido.A tal proposito Belli sottolinea che in Italia sono in vigore il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 recante norme in materia ambientale, all’art. 56 comma h recita: h) la razionale utilizzazione delle risorse idriche superficiali e profonde, con una efficiente rete idraulica, irrigua ed idrica, garantendo, comunque, che l’insieme delle derivazioni non pregiudichi il minimo deflusso vitale negli alvei sottesi non che’ la polizia delle acque; Il decreto legislativo 12 luglio 1993, n. 275 recante norme per il riordino in materia di concessione di acque pubbliche a cui si aggiunge l’art. 12 bis al regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775, testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici che impongono l’obbligo di garantire il minimo deflusso vitale e l’equilibrio del bilancio idrico.
Fare Verde
Nella foto l’alveo arido del Fiume Melfa.
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