Si è svolto questa mattina il sopralluogo congiunto richiesto dal sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, tra Arpac, Asl Napoli 2 Nord, Comune di Pozzuoli e commissione regionale Ecomafie sul lago Lucrino e sul litorale di Licola, per avviare il piano di carotaggi e scandagli in vista della bonifica della zona, per verificare l’eventuale presenza di rifiuti tossici e fusti interrati dalla camorra nei primi anni Novanta, come raccontato dal collaboratore di giustizia Carmine Schiavone nel 1997 alla Commissione parlamentare ecomafie. Al sopralluogo, che ha avuto lo scopo di valutare i punti nei quali inviare le ruspe per compiere i carotaggi e lo scandaglio dei fondali, hanno preso parte il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, l’assessore comunale all’Ambiente Franco Cammino, il presidente della commissione comunale Ambiente Michelangelo Luongo, i tecnici dell’Arpac, dell’Asl Napoli 2 Nord ed i consiglieri regionali Antonio Amato, Flora Beneduce e Corrado Gabriele della III Commissione regionale speciale Bonifiche e Ecomafie. In particolare, si è posta grande attenzione al lago Lucrino. «Ringrazio l’assessore regionale Romano e i consiglieri regionali della commissione Ecomafia per aver subito organizzato i sopralluoghi come da noi richiesto – sottolinea il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia – Ma in attesa di trovare risorse e mezzi necessari ad avviare i controlli approfonditi, per dare una risposta concreta e urgente alla cittadinanza, ho chiesto all’Arpac di rendere noti i campionamenti mensili compiuti negli ultimi mesi, per quanto riguardo la qualità delle acque e i sedimenti dei fanghi del bacino lacustre. Appena l’Arpac ce li fornirà, li renderemo noti a tutti». L’assessore Franco Cammino ha aggiunto che con Arpac, Regione e Genio Civile il Comune «sta lavorando alla stesura di un piano complessivo per i tanti interventi da compiere per l’avvio concreto delle bonifiche, pur comprendendo le difficoltà economiche e logistiche per un’azione di tale impatto». Oggetto del sopralluogo è stato anche il tratto costiero di Licola che ricade nel territorio di Pozzuoli. «Sono d’accordo con il Comune di Pozzuoli e con le richieste del sindaco, per questo ci adopereremo subito per mettere a disposizione dell’Arpac strumenti e mezzi necessari per svolgere l’azione d’indagine dei siti potenzialmente contaminati – dice Antonio Amato – Soprattutto a Licola, abbiamo intenzione di usare i droni in dotazione alla università Parthenope di Napoli per monitorare dall’alto la foce del depuratore e l’intera costa». Per Corrado Gabriele «bene ha fatto il sindaco di Pozzuoli a sollevare con forza il problema dei carotaggi e delle bonifiche. Qui servono soldi che vanno trovati nel bilancio regionale, per le ispezioni a Licola e nel lago Lucrino. Ma serve anche un grande piano di riconversione dei lavoratori ambientali ex Astir e Jacorossi, ma anche dei Consorzi e gli Lsu per attivare una rete di sorveglianza e prevenzione capillare contro i roghi tossici e gli sversamenti illegali». Infine, Flora Beneduce ha dichiarato: «Queste sono zone da rivalutare e rilanciare da un punto di vista turistico-ricettivo e tutto questo deve cominciare da un serio piano di bonifica che la Regione Campania, attraverso l’assessore Giovanni Romano, vuole realizzare nella zona flegreo-giuglianese».
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