Mai mollare un centimetro, crederci fino all’ultimo secondo e soprattutto credere di poter avere la meglio sull’avversario anche quando ti ha messo spalle al muro. Questo il leitmotiv con cui si può descrivere il pomeriggio di Norma per il Formia Calcio e tutti i suoi tifosi al seguito.
Un’apoteosi arrivata all’ultimo secondo, che ha fatto sgolare non solo i presenti ma anche tutti coloro che c’erano con la mente e che via social seguivano l’andamento della gara.
Agli uomini di Rosolino, che partivano da +5, solo il successo avrebbe permesso di chiudere già oggi la pratica e tornare in Eccellenza dopo 2 anni di Promozione. E nel pallone calciato da Federico Di Stefano alle spalle di Pintore c’è tutta una stagione, forse anche di più.
Il Sermoneta, dopo il tracollo di Arpino, era passato in vantaggio su calcio di rigore in apertura di ripresa ma si era fatto rispondere per le rime dall’ennesimo goal di Alessio Foti, alla seconda marcatura consecutiva e capace di riportare le distanze in classifica.
Distanze che col passare dei minuti acquisivano sempre maggiore importanza, visto che il raddoppio non arrivava (traversa di Accrachi) nonostante la superiorità numerica (tre rossi alla fine per i padroni di casa) ma il pari avrebbe comunque consentito al Formia di festeggiare in casa domenica contro il Lenola, quando sarebbe bastato 1 punto.
Ma quando tutto pareva finito, ecco un altro – l’ennesimo – fischio in area di rigore, questa volta a parti invertite. L’arbitro, il signor Pascariello di Lecce, aveva indicato il dischetto in favore degli ospiti al 90′ minuto.
Sul pallone Federico Di Stefano, partito stavolta dalla panchina e consapevole del peso specifico di quell’esecuzione. Pintore impotente, palla in fondo al sacco e scene di gioia sugli spalti! Scene che a Formia non si vedevano da un quarto di secolo per un campionato vinto, scene che tutti hanno contribuito a creare in questi due anni in cui sono stati impiegati risorse, energie mentali, voglia di fare, passione e quant’altro per ridare in riva al golfo i fasti di cui ormai si fantasticava solo nei ricordi.
Ed eccola qui, la tanto agognata Eccellenza! Ottenuta con un lavoro quotidiano, frutto di perseveranza e continuità, per sfiancare uno ad uno tutti gli avversari e abbattere quel muro che a maggio 2015 pareva maledettamente invalicabile. Un muro che separava il Formia da quella che per anni è stata una massima categoria regionale stretta per i tifosi stessi, memori del passato, ma che oggi alla luce degli ultimi anni appare come un posto sicuramente più appropriato per una realtà come quella biancazzurra.
Con la speranza, sempre viva, di poter costruire ancora su questo successo e volare sempre più in alto. Come l’araba fenice che risorge dalle sue ceneri e dalle avversità. Quella stessa fenice presente sul gonfalone cittadino, il cui insegnamento è stato seguito alla perfezione dal Formia.
“POST FATA RESURGO”: dopo il buio, la luce ritorna sempre!
Sermoneta – Formia 1-2 [51′ rig Ciccarelli (S), 59′ rig Foti (F), 91′ rig Di Stefano (F)]
Sermoneta: Minutilli, Iannella (71′ Gesmundo), Gasbarra, Cosimi, Altobelli, Fioravanti, Onorato (46′ Caputi), Matteo, Ciccarelli (58′ Pintore), De Santis, Martelli A disp: Lambiasi, Caputi, Trapani, Manni, Cargnelutti All. Stefanini
Formia: Maraolo, Carginale, D’ Amora, Volpe, Imbriaco, Villacaro, Carfora, Foti, Accrachi (55′ Di Stefano), Marciano (80′ Di Florio), Sellitti (70′ Esposito) A disp: Fiorenza, Pizza, Formisano, Gagliardi All. Rosolino
Arbitro: Pascariello (Lecce)
Assistenti: Martelluzzi (Frosinone) – De Vellis (Frosinone)
Espulsi: 57′ Minutilli (S), 87′ De Santis (S), 91′ Altobelli (S)
Luca Masiello
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