Parere favorevole dalla V commissione del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Eugenio Patanè (Pd), alla proposta di legge “Sistema cultura Lazio: norme in materia di spettacolo dal vivo e promozione culturale”, di iniziativa della Giunta. Il testo, che ha ricevuto il via libera all’unanimità, dovrà ora essere esaminato dall’Aula.
Tre gli obiettivi principali della proposta di legge: sostenere lo spettacolo dal vivo in tutte le sue forme e le attività culturali; riconoscere il valore economico, sociale e civile di “impresa culturale e creativa” a tutti i soggetti che operano nel settore dello spettacolo dal vivo; promuovere – in una logica di ‘sistema’ – la collaborazione tra Roma Capitale, enti locali, altri enti pubblici e soggetti privati per riequilibrare l’offerta culturale del territorio regionale. Per sostenere la programmazione degli interventi, che sarà definita da un documento triennale di indirizzo generale e da programmi operativi annuali, vengono istituiti il Fondo unico per lo spettacolo dal vivo – con una dotazione complessiva di 4 milioni e 300 mila euro per il triennio 2014/2016 – e il Fondo unico per la promozione delle attività culturali, con uno stanziamento iniziale di 500 mila euro per l’anno in corso. A questi si aggiungono l’ulteriore stanziamento di 100 mila euro, a decorrere dal 2015, per la promozione delle manifestazione di rievocazione storica e il Fondo di garanzia per lo spettacolo dal vivo destinato a facilitare l’accesso al credito di operatori e imprese del settore.
Numerosi gli interventi che la proposta di legge mira a sostenere.
Nell’ambito dello spettacolo dal vivo si prevede, tra l’altro, la concessione di contributi e finanziamenti per le attività di produzione e formazione; per la promozione dei giovani e per il loro inserimento nel settore, per lo sviluppo degli spettacoli viaggianti e degli artisti di strada e per il riutilizzo di immobili pubblici abbandonati. Tutti interventi che la Regione promuove anche sostenendo le attività di una serie di associazioni e fondazioni a rilevanza statale o regionale, quali il Teatro di Roma, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Teatro dell’Opera, Musica per Roma e Romaeuropa Arte e Cultura, l’Associazione Teatrale dei Comuni del Lazio. Vengono sostenuti, inoltre, progetti di programmazione e gestione di spazi di spettacolo dal vivo e progetti realizzati da Roma Capitale e Enti locali finalizzati al recupero e all’innovazione tecnologica delle strutture, al sostegno di residenze di spettacolo dal vivo e di circuiti regionali. Si prevedono poi interventi specifici per favorire la partecipazione e programmi europei di operatori e imprese, la promozione delle produzioni sul territorio regionale, l’accesso al credito, la formazione e la riqualificazione professionale. Ancora, viene favorita la diffusione delle attività a carattere amatoriale, anche attraverso l’istituzione di un albo regionale delle bande musicali dei gruppi corali, coreutici e teatrali amatoriali attivi nel territorio regionale.
Per quanto riguarda poi la promozione culturale, contributi e finanziamenti potranno essere richiesti per la realizzazione di circuiti espositivi, convegni, ricerche e campagne promozionali; oltre che per attività di diffusione delle tradizioni culturali e dei dialetti, per lo sviluppo delle reti museali e bibliotecarie e per la valorizzazione del repertorio classico di tradizione greco-romana. Inserito anche il sostegno alle manifestazioni di rievocazione storica.
Con la proposta di legge, infine, vengono istituiti tre nuovi organismi: l’Osservatorio regionale della cultura, lo Sportello regionale per i rapporti con l’Unione europea e gli altri Paesi esteri e il Forum permanente per la cultura e lo spettacolo dal vivo. L’Osservatorio svolgerà compiti di ricerca, analisi e monitoraggio, mentre lo Sportello regionale garantirà consulenza e assistenza per l’accesso ai finanziamenti regionali e la partecipazione a progetti comunitari ed extracomunitari. Il Forum permanente, invece, sarà sede di dialogo e confronto tra istituzioni e operatori.
“Oggi abbiamo segnato un passo importante nel percorso che porterà all’approvazione in Aula di un vero e proprio testo unico in materia di spettacolo dal vivo e promozione culturale – ha commentato il presidente Patanè – che permetterà di sostenere le attività di produzione, formazione, gestione degli spazi e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del nostro territorio. Si tratta di una normativa che gli operatori del settore aspettano da oltre trent’anni e che ci permetterà, attraverso il riconoscimento di impresa culturale e creativa, di facilitare l’accesso al credito e la partecipazione di operatori e imprese a programmi europei”. La vicepresidente Olimpia Tarzia (Lista Storace) ha sottolineato il lavoro di condivisione e apertura al confronto fatto in commissione e ha espresso apprezzamento per il fatto che “si è saputo tener conto della diversità degli interventi e si è voluto facilitare l’accesso al settore soprattutto dei giovani, valorizzando l’eccellenza”. Secondo Tarzia alcune perplessità restano invece rispetto agli organismi di nuova istituzione – in particolare l’Osservatorio e il Forum – e alla promozione delle manifestazioni di rievocazione storica. Il clima di “predisposizione al dialogo e al dibattito” è stato evidenziato positivamente anche dal consigliere Gianluca Perilli (M5S), che ha accolto con particolare favore l’inserimento tra i destinatari di intervento anche degli artisti di strada. Perilli ha poi auspicato ulteriori miglioramenti finalizzati a estendere la partecipazione ad altre fondazioni meritevoli, oltre che ad assicurare maggiore trasparenza e a evitare conflitti di interesse nell’erogazione delle risorse. “Si tratta di una legge che porta con sé i frutti di un dialogo aperto con le associazioni di categoria”, ha detto l’altro vicepresidente della commissione Cristian Carrara (Per il Lazio), che ha messo l’accento sul fatto che la normativa mira “a dare un ordine a un sistema complesso, intervenendo sulla produzione, sull’amatorialità e sulla formazione”. Carrara ha auspicato inoltre che l’erogazione dei finanziamenti sia sempre più legata alla progettualità. Anche l’assessore alla Cultura Lidia Ravera ha sottolineato il lavoro di dialogo e discussione aperta fatto in commissione: “L’ascolto è garanzia che le cose si possono perfezionare con l’apporto di tutti. Certamente il testo è ancora migliorabile, mi aspetto che questo ‘work in progress’ vada avanti e spero che in Consiglio possa esserci un ulteriore arricchimento. Ritengo quest’esperienza particolarmente positiva sul piano del metodo e anche perché finalmente andiamo a mettere ordine in un settore che è in attesa di una legge da oltre trent’anni”.
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