Gli strascichi di Real Colosseum – Formia si sono protratti ormai da 7 giorni, ed aspettando la sentenza definitiva di accoglimento o rigetto del ricorso presentato dalla società biancazzurra in Federazione, si aggiunge un’altra voce a dire la sua sulla vicenda che di chiaro e limpido ha ben poco.
Questa la lettura, riportata testualmente dal testo originale (CLICCA QUI) disponibile sul sito del Formia Calcio, dell’ex arbitro e guardalinee Gianluca Caredda. Uno scenario che, avvalorato dalle immagini televisive disponibili, potrebbe cambiare tutto e riaprire un discorso che pare chiuso:
“Premetto che oltre ad essere stato arbitro, ho fatto l’assistente di linea in Eccellenza e in Promozione per 10 anni, di situazioni simili a quella del Signor Duca di Ciampino […] ne ho vissute continuamente. Purtroppo, come abbiamo sempre sostenuto, queste situazioni si ripetono ogni santa domenica, pertanto ogni domenica si dovrebbero sospendere centinaia di partite. Partendo da questo presupposto, a mio modesto parere, la situazione non era talmente grave da prevedere l’interruzione della gara. Viste anche le immagini Tv, dove non si evince per nulla come da regolamento il “caso di estrema gravità”che consente all’Arbitro di prendere una decisione di sospensione, dove comunque prima di arrivare a questa scelta estrema, deve mettere in atto tutte le scelte che da regolamento ha a disposizione. Personalmente posso testimoniare di aver vissuto situazioni davvero molto più gravi ma non ho mai richiamato l’attenzione dell’arbitro. Teniamo sempre a mente, che stiamo parlando di terne arbitrali di una fascia abbastanza alta, visto che sono designate per eventi così importanti, ed è veramente sconcertante che in quella situazione, sicuramente di intemperanza dei tifosi del Formia ma altrettanto contenuta nei limiti del tifo acceso, una terna del genere vada nel panico totale. Non oso immaginare cosa avrebbero fatto in un ambiente molto più caldo.
Purtroppo è inspiegabile il perchè [l’arbitro Di Francesco] abbia saltato una moltitudine di step, propedeutici alla decisione di sospendere. Se un assistente non si trova nelle condizioni psico-fisiche per poter continuare sulla sua metà campo di competenza, può e deve essere sostituito col suo omologo. Inoltre, entrambe i guardalinee, possono essere sostituiti con i dirigenti di entrambe le Società e visto che mancavano solo 3 minuti al termine più recupero, sarebbe stata la scelta più saggia. Un’altra scelta non applicata da Di Francesco e su cui dobbiamo riflettere, è perchè se la situazione era talmente grave e violenta non ha chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, o perchè queste ultime (se la situazione era veramente così grave) non sono intervenute in autonomia. Se ciò non è accaduto, è evidente che la situazione non fosse di “estrema gravità” come da regolamento, e che quindi, il regolamento è stato male applicato. Infine l’arbitro, così come da regolamento proprio per evitare in “casi estremi” incidenti relativi all’ordine pubblico poteva comunicare ai capitani, che la gara era finita e proseguirla “pro forma”. Questo è previsto dal regolamento, proprio per evitare incidenti, possiamo dire che l’Arbitro Di Francesco ha stravolto totalmente tutto, mettendo a rischio l’incolumità di chiunque fosse presente allo stadio. Inoltre non mi sembra che a fine partita, i tifosi del Formia abbiano dato fuoco allo stadio, compiuto atti di vandalismo, fatto invasione o che abbiano rinchiuso l’arbitro e gli assistenti nello spogliatoio. Cose che potevano purtroppo accadere, se la situazione era talmente grave come l’ha letta l’arbitro Di Francesco, ma cose che non sono assolutamente successe, cose che purtroppo accadono su molti campi e dove, oltretutto, nel 90% dei casi prima di arrivare a sospendere una partita, ci vuole davvero tanto. L’arbitro Di Francesco dovrà comunque spiegare i motivi per cui non ha ritenuto opportuno applicare le opzioni che il regolamento mette a disposizione. L’aver richiamato più volte il Capitano del Formia, per far calmare i tifosi è soltanto il primo di una serie di opportunità che il regolamento prevede. Aver fatto solo quello non basta, non basta per un arbitro di quella fascia. In conclusione per me ha fatto un grande errore, in cui è ravvisabile l’errore tecnico che può far ripetere la gara, ed è andata bene a tutti coloro che erano allo stadio perché in una Semifinale di Coppa, in un ambiente davvero violento, quella decisione avrebbe scaturito seri incidenti e gravi problemi di ordine pubblico”.
Redazione Overtime RTG
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