Real Stella spietato, Accademia abbattuta La capolista ottiene la decima vittoria in campionato. Capogrossi: “Ennesima grande prova”

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Vincere, vincere e vincere ancora. Questo Real Stella non conosce nulla di diverso che non porti ai tre punti finali. Il 2016 si chiude davvero in bellezza perché la prova schiacciante mostrata contro l’Accademia Sport ha solo confermato il grande valore della squadra ma anche di una società forte che sembra già una veterana di questo sport. Guai però a montarsi la testa perché la stagione è lunga e soprattutto ancora molto difficile. “Abbiamo un piccolo vantaggio sulle rivali, questo è vero – ha detto Gianpaolo Capogrossi – ma sappiamo che non possiamo permetterci passi falsi perché dietro vanno forte. Nel ritorno dovremo dare di più di quanto dato fino ad ora se vogliamo mantenere questa posizione”. Una nuova società che comunque prende le basi di un gruppo che si trova al suo terzo anno di C2 con una maturità finalmente arrivata: “Siamo cresciuti di gruppo – continua l’ultimo dei pontini – ma anche mentalmente, c’è una buona intesa tra tutti e lottiamo per un unico obiettivo. Sappiamo di essere una grande squadra ma non mi piace parlare di fuga anche perché saremo chiamati a disputare ancora test molto importanti ed è meglio restare con i piedi per terra cercando di lavorare ancora per migliorare. L’Accademia? Grandissima prova da parte di tutti, per chiuderla c’è voluto il secondo tempo ma abbiamo dato un’altra dimostrazione di forza. Tutti hanno avuto spazio per il semplice motivo che qui si è sullo stesso pianonon abbassando mai il livello della nostra intensità”. Un veterano del gruppo Podgora (capitano contro l’Accademia) che ha avuto la fortuna di conoscere nuove persone tra compagni e dirigenti ma Capogrossi ha sempre avuto le idee molto chiare: “Da subito ho creduto in questa squadra – ha concluso Capogrossi – già dalle amichevoli estive ho capito che poteva essere un’annata importante, la vittoria di Anzio poi è stata molto importante. Ho un grande legame con la dirigenza ed in particolare con il team manager Sanavia che ha creduto in me da subito. A priori però ringrazio tutti perché mi hanno aiutato tanto in questo sport che fino a tre anni fa era nuovo per me”.{CAPTION}


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