Regione Lazio: Ok della Giunta regionale al dimensionamento scolastico. Interventi in tutte le province. Per la Cgil “un colpo di mano in piena regola”.

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La Giunta della Regione Lazio ha approvato oggi la delibera “Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2024/25”. L’atto e’ stato definito tenendo conto dei piani provinciali per la riorganizzazione della rete scolastica pervenuti alla direzione regionale competente, delle proposte di accorpamento degli Istituti scolastici del territorio formulate dall’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, dei parametri indicati dal decreto ministeriale in materia e, infine, da quanto introdotto con il Decreto Milleproroghe 2024 approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023 che consente, nel Lazio e per il solo anno scolastico 2024/25, di intervenire con una riduzione di 20 autonomie scolastiche invece delle 37 inizialmente previste. “Le procedure di dimensionamento – si legge nella nota della Regione – salvaguardano l’autonomia delle Istituzioni scolastiche ubicate nelle piccole isole, nelle zone particolarmente isolate e nei territori del cratere sismico del 2016 e non modificano l’identita’ storico culturale e territoriale delle istituzioni scolastiche coinvolte comportando unicamente lo spostamento delle sedi di dirigenza. Tutti i plessi scolastici rimarranno, infatti, funzionanti e operativi nei territori in cui sono collocati”. Nello specifico gli interventi di riorganizzazione della rete scolastica prevedono l’istituzione di 2 nuovi istituti comprensivi nella provincia di Frosinone, un nuovo istituto di istruzione superiore nella provincia di Latina, un nuovo istituto comprensivo nella provincia di Rieti e uno nella provincia di Viterbo, e di 15 interventi nella Citta’ metropolitana di Roma Capitale. “E’ stata una scelta complessa, sotto alcuni aspetti drastica – ha spiegato nella nota l’assessore al Lavoro, Universita’, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito, Giuseppe Schiboni – La delicatezza e rilevanza del tema trattato ci ha portato a lavorare con estrema determinazione e precisione nell’ottica di  organizzare un’offerta formativa complessiva equilibrata e sempre piu’ funzionale”.

La replica – in una nota congiunta – di CGIL e FLC CGIL:

“La Regione Lazio ha deliberato il dimensionamento forzoso di un numero significativo di istituzioni scolastiche nel Lazio, un colpo di mano che avviene dopo che la Conferenza Regionale Permanente per l’Istruzione, convocata dall’Assessore regionale Schiboni e chiamata a decidere circa il Dimensionamento, aveva votato il 19 dicembre scorso all’unanimità un piano condiviso con i Municipi, i Comuni, le Province, l’Area Metropolitana e gli istituti scolastici, nel quale si definivano solo 2 accorpamenti su l’area metropolitana e il Comune di Roma.” “Una decisione in spregio alle più elementari regole della democrazia, un colpo di spugna al confronto forzato dalla volontà del Ministero di procedere ad accorpamenti senza capo né coda, anche tra Istituti molto lontani tra loro e spesso in territori delicati in cui la scuola rappresenta un vero e proprio presidio di partecipazione e democrazia.” – commenta Alessandro Tatarella, Segretario Generale della FLC CGIL Roma Lazio. “Quanto sta imponendo la Regione Lazio con la delibera improvvisa sul dimensionamento, mette in luce il carattere totalmente subordinato alle scelte apicali del Ministero e del Governo. Aver disatteso l’indicazione dei territori, delle comunità e della Conferenza Regionale è il segno profondo del tasso di democraticità della giunta e della maggioranza” – aggiunge Natale Di Cola, Segretario Generale CGIL Roma e Lazio. La CGIL e la FLC CGIL nelle prossime ore daranno battaglia con gli strumenti della rappresentanza sindacale e la mobilitazione assieme a studenti, lavoratori e famiglie, affinché questo provvedimento sia ritirato e non abbia applicazione”. 


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