Rif. Comunista Latina: Lo sgombro di via Respighi

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Esiste qualcosa che va al di là di tutto, un limite che non si può oltrepassare, perché nel momento in cui si oltrepassa, non c’è più civiltà.

Il limite a cui facciamo riferimento non è un recinto, una demarcazione, uno steccato che limita una proprietà, è invece quello posto dalla natura ed “affinato” dalla società: un uomo per vivere ha bisogno di un riparo e di un sostentamento.

Esiste un primato dell’essere umano sulle cose. Nel momento in cui questo piano si ribalta, allora si apre l’abisso, non esiste più una ragione di essere e di esistere, perché si vale meno di un oggetto, di un mobile o di un immobile…..

Dobbiamo come società civile batterci perché si arresti questa deriva, non può esserci giustizia quando gli uomini vengono spinti sull’orlo di questo abisso, e non c’è più traccia di civiltà alcuna.

Questo abbiamo scelto di fare come PRC: restare umani!

Lo sgombro della palazzina di via Respighi è inumano, ed è ingiusto non essersi fatto carico come amministrazione comunale di risolvere questa situazione. Cerchiamo di non dare a questi sfollati un’effimera ribalta, ma impegniamoci a trovare delle soluzioni immediate ai loro problemi.

Siamo disponibili a partecipare ai tavoli istituzionali che certamente si apriranno nei prossimi giorni, se alle parole del sindaco seguiranno i fatti.


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